I camion andranno a Sogliano sul Rubicone e Vercelli. L’assessore Civita: se servirà, mini proroga di Malagrotta.
ilmessaggero.it di Mauro Evangelisti
La Romagna e il Piemonte salveranno Roma dall’emergenza rifiuti. Qui andranno 30 camion al giorno. Anche se Ama e
Campidoglio hanno proseguito nella linea della poca trasparenza e non
hanno comunicato dove sarà trasportata la spazzatura della Capitale, lo
scenario si è chiarito. Partiamo dalla frazione umida: il consorzio
vincitore è formato da sei società dell’Emilia-Romagna tra cui il
colosso Hera e i rifiuti saranno smaltiti nella discarica gestita da
Sogliano Ambiente, al 70 per cento di proprietà del Comune di Sogliano
sul Rubicone.
Si tratta di una cittadina in provincia di Forlì-Cesena, celebre tra
l’altro per la produzione del formaggio di fossa. Si trova a 45
chilometri da Forlì. Questa discarica viene considerata un impianto
modello, è stata studiata dai comuni campani (a visitarla andò anche
Sandra Leonardo, moglie di Mastella); grazie alla discarica Sogliano
incassa anche dieci milioni di euro all’anno e i cittadini hanno
agevolazioni sul trasporto pubblico e le tasse, i nuovi nati ricevono
2.000 euro. Nell’impianto di Sogliano sul Rubicone si produce energia
elettrica grazie al biogas. Insomma, i camion percorreranno 320
chilometri per traportare la Fos (frazione organica stabilizzata), ma è
come se viaggiassero anni luce lontano dal modello di (non) gestione dei
rifiuti di Roma. Per la parte umida invieremo 12.160 tonnellate a
bimestre. Il consorzio, nel dettaglio, oltre a Sogliano Ambiente ed Hera
(mandataria), è formato da Linea Ambiente Srl, Rea Dalmine S.p.A.,
Albatro Soc. Con.le Arl, Ditta Melandri Emanuele. Discorso differente
per la parte secca (26 mila tonnellate a bimestre) e il consorzio
vincitore è formato dall’Ecoltecnica Srl (con sede a Milano) come
mandatario, Smaltimenti Controllati S.M.C. S.p.A. di Chivasso (Torino) e
Settentrionale Trasporti S.p.A. Oltre che a Chivasso, può usare
impianti in provincia di Vercelli. In totale il servizio di trasporto
costerà 4.200.000 euro a bimestre.Secondo il Campidoglio i camion «saranno operativi dal primo ottobre». Quindi dal giorno successivo alla scadenza della proroga di Malagrotta. I TEMPI Ieri però l’assessore regionale ai Rifiuti, Michele Civita, in un’audizione in Senato è stato prudente: «Il Comune ci ha confermato che la gara è andata bene e che loro sono pronti per il primo di ottobre. Poi, lo dico con tutta franchezza, se invece del primo è il 5 o il 6 non succede nulla. Solamente daremo la proroga per 5, 6 giorni. Adesso si stanno affrontando tutti i problemi logistici di un’operazione complessa». Dunque la mini-proroga di Malagrotta resta sul tavolo. Secondo punto: quando si potrà usare la discarica di Falcognana? L’altro giorno Zingaretti si è infuriato per l’ipotesi di uno slittamento di due mesi. Comunque ormai è certo che non si partirà il primo ottobre. Il ministro Orlando tornerà solo oggi da New York e non è pronto a firmare il decreto. I tempi si allungano. Civita ha precisato che non vi sono problemi su Ecofer: «Per ora non sono arrivate dalla Guardia di Finanza note interdittive. Se dovessero arrivare noi pensiamo alla requisizione temporanea per il tempo che ci serve».
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