lunedì 30 settembre 2013

I ministri Pdl si dimettono ma avvertono: "Con noi il metodo Boffo non funzionerà".

Dura replica all'editoriale de Il Giornale. Nota congiunta di Alfano, De Girolamo, Lorenzin, Lupi e Quagliariello per rispondere a Sallusti: "Il paragone con Fini non ci spaventa. Non accettiamo intimidazioni". E a palazzo Grazioli Berlusconi incontra lo stato maggiore del partito.

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La presidenza del Consiglio dei Ministri rende noto che sono pervenute le dimissioni irrevocabili dei ministri Angelino Alfano, Nunzia De Girolamo, Beatrice Lorenzin, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello. E intanto a palazzo Grazioli i vertici del partito si incontrano con Silvio Berlusconi. A via del Plebiscito è presente la delegazione ministeriale del partito guidata da Angelino Alfano. Gli stessi ministri lanciano tuttavia un duro monito all'indirizzo del direttore del Giornale Sallusti, alla luce dell'editoriale di oggi.

"Eversivo è alzare le tasse, liberale è non farlo"

Nell'editoriale Sallusti scrive che i ministri "con qualche distinguo di forma e di sostanza, si adeguano, ma non condividono al punto di ventilare un loro
futuro fuori da Forza Italia, non si capisce se sulle orme di quel genio di Gianfranco Fini", fatto questo che ha spinto i ministri a evocare il "metodo Boffo".

Altra stoccata è ai professori, "in primis Quagliariello"
"Si sa come sono fatti i professori: galantuomini che sanno tutto, ma che sanno fare poco, se non appunto i professori. I precedenti non mancano". E il direttore cita in proposito la Fornero. Sallusti definisce "eversiva" la decisione di alzare le tasse e il comportamento "preconcetto e fazioso dei membri della Giunta". "Eversivo è il complice silenzio di Napolitano". E sulla collegialità della decisione sulle dimissioni "durante le centinaia di vertici convocati da Berlusconi" non si è certo parlato "di Milan o del tempo". Cosa immaginavano i ministri "di uscire dal Parlamento e restare al governo a metter su tasse? Mistero".

La replica a Sallusti
"E' bene dire subito al direttore del Giornale, per il riguardo che abbiamo per la testata che dirige e una volta letto il suo articolo di fondo di oggi, che noi non abbiamo paura. Se pensa di intimidire noi e il libero confronto dentro il nostro movimento politico si sbaglia di grosso". I ministri dimissionari del Pdl, Angelino Alfano in testa, hanno siglato una dichiarazione congiunta per mettere nero su bianco che "se il metodo Boffo forse ha funzionato con qualcuno, non funzionerà con noi che eravamo accanto a Berlusconi quando il direttore del Giornale lavorava nella redazione che divulgò informazioni di garanzia al nostro presidente, durante il G7 di Napoli nel 1994".

"Non abbiamo paura""Se intende impaurirci - hanno aggiunto a una voce Alfano, Maurizio Lupi, Gaetano Quagliariello, Nunzia De Girolamo e Beatrice Lorenzin - con il paragone con Gianfranco Fini, sappia che non avrà case a Montecarlo su cui costruire campagne".

Il quotidiano risponde sul suo sito"Angelino Alfano guida la pletora dei ministri del Pdl contro il Giornale. Un attacco preventivo contro il direttore Alessandro Sallusti". E' la replica del quotidiano della famiglia Berlusconi che si legge sul sito internet.

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