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Il nostro ineffabile ministro della salute (non c’è virus senza speranza, non c’è speranza senza virus, come dice l’ottimo avv.to Adolfo Di Bella) ha da poche ore annunciato il salvifico accordo inter-europeo con AstraZeneca
per la produzione e l’acquisto di ben 400 milioni di dosi di vaccino
anti Covid. Non siamo medici e, quindi, riguardo all’efficacia di tale
vaccino a venire, non abbiamo titolo ad affermare personalmente
alcunché.
Ci limitiamo a ricordare le opinioni di tutti quei
medici di grande valore, esperienza e reputazione anche in campo
internazionale da noi più volte citati (ma, ahimè, assenti dal piccolo
schermo nazionale, ben remunerato appannaggio degli pseudo-virologi da
salotto) che, nella più benevola delle ipotesi, hanno affermato che
molto difficilmente potrà mai esistere qualcosa che assomigli ad un
vaccino efficace contro un coronavirus.
Non voglio spingermi oltre
su questo terreno, vorrei evitare l’accusa di essere un immondo
“complottista”. Però…, però…, sapete com’è…, stare completamente zitto
proprio non mi riesce, e sapere che il mio governo si prepara a
sputtanare altre centinaia di milioni di euro sfilati dalle nostre
tasche non mi va proprio giù…, specie se per destinarli ad un’azienda di
riconosciuti truffatori internazionali…
… e così mi sono
ricordato di aver letto qualcosa in giro a proposito del percettore di
queste centinaia di milioni (scusate, ma in materia di vaccini non
abbiamo recentemente già destinato poco meno di 300 milioni di euro allo
psicopatico Fil.Put.Lup.Man.Kobram Bill Gates?) ed ho deciso che merita
far conoscere al colto ed all’inclita, ma anche al popolo delle foche
di balcone, chi siano questi benefattori dell’umanità.
Premetto
che si tratta di un elenco di malefatte molto lungo che, probabilmente,
come qualsiasi tele-polpettone che si rispetti andrà in onda a puntate
(se troviamo il tempo di spulciarlo tutto)
Anno 2010: AstraZeneca accetta una sanzione di 520 milioni di dollari per chiudere un procedimento legale per truffa.
Fonti: Janice Tanne, British Medical Journal; 2010, 340, c2380 – ABC News, 27 aprile 2010 –
Anno 2003: AstraZeneca paga una sanzione da 355 milioni di dollari
dopo essere stata riconosciuta colpevole di aver indotto i medici a
richiedere illegalmente, al Medicare, la copertura dei costi relativi al
proprio farmaco per il cancro della prostata Zoladex (goserelin) e di
aver corrotto molti medici per farlo acquistare.
Fonti: FDA Consumer – settembre/ottobre 2003 – Journal of the National Cancer Institute – Vol. 95, no. 14, 16 luglio 2003:
Anno 2003: AstraZeneca ed altre 6 industrie farmaceutiche sanzionate per prezzi gonfiati al Servizio sanitario USA e distribuzione di mazzette ai medici.
“7
cause intentate contro aziende farmaceutiche, tra le quali figura la
nostra AstraZenaca, per due tipi di frode: prezzi gonfiati per il
governo (rispetto a quanto pagato effettivamente dai medici) e grossi
sconti ai propri clienti senza averli comunicati al governo, che
richiedi i prezzi più bassi possibili. Medicare sta proponendo al
governo di cambiare il sistema di rimborso dei farmaci in cui il prezzo
rimborsato ai medici non è lo stesso che questi ultimi pagano
effettivamente.”
Fonte: G. Harris, New York Times, 6 novembre 2003
Da: “Medicine letali e crimine organizzato – p. 107 – Dr. Peter Gotsche – 2015 – Fioriti Editore – che cita a sua volta B. Psaty, D. Rennie -Journal of American Medical Association, 21 giugno 2006
“Nel
2006, un gruppo di medici danesi ha condotto un’indagine sull’impatto
della propria partecipazione a uno di questi studi [di semina*],
mettendo in luce un significativo aumento della prescrizione dei farmaci
dell’azienda coinvolta, nonostante solo 11 dei 26 medici di medicina
generale avessero arruolato pazienti per tale studio.
Il quesito di base era davvero irrilevante… L’AstraZeneca offriva un compenso di 800 euro per ogni paziente…
Una tesi di specializzazione ha consentito di chiarire le motivazioni di AstraZeneca relative a questo studio:
“(AstraZeneca) ha
molto a cuore la produzione di dati di ricerca clinica, sia come
strumento per far conoscere ai medici i propri nuovi farmaci, sia come
preparazione alle proprie iniziative di promozione” e “a nostro
avviso è molto più semplice far salire i medici di medicina generale a
bordo della nostra nave, anziché andare a trovarli e cercare di
convincerli”.
In un editoriale interno si ribadiva la
convinzione che ogni regalo genera, in chi lo riceve, il sentimento di
essere in debito. La spinta a sdebitarsi, anche nel caso in cui sia
inconscia, tende a modificarne il comportamento. Le cene, le varie forme
di adulazione e le manifestazioni di amicizia sono strumenti di
persuasione molto potenti, soprattutto se vengono a sommarsi.”
[*]
Studi di semina: “studi pseudo-clinici privi di qualsiasi valore
scientifico, che spesso non prevedono neppure un gruppo di controllo. Ai
medici viene offerto un nuovo farmaco e viene chiesto loro di valutarne
l’efficacia sui propri pazienti…, Il vero scopo di questi studi è
quello di indurre un elevato numero di medici ad utilizzare il nuovo
farmaco. Ogni medico riceve un compenso in denaro per ciascun
paziente coinvolto: anche se le aziende li riferiscono ricerca, il suo
vero nome è corruzione”. (Peter Gotsche – opera citata, p. 10E dalle parti nostre?
13 novembre 2008 – Farmatruffa, restituiti 5 milioni
“…
sette grandi case farmaceutiche quotate anche in Borsa patteggiavano la
pena pecuniaria, versando nelle casse del Servizio sanitario nazionale e
della Regione circa cinque milioni di euro a titolo di risarcimento
danni e sanzioni. E’ il risultato dell’indagine portata avanti dalla
Procura di Bari, che nel 2006 aveva chiesto l’interdizione dall’attività
per nove aziende del settore. Sette come detto hanno patteggiato ieri
mattina e sono: Bracco, GlaxoSmithKline, Biofutura, Novartis, AstraZeneca, Lusofarmaco e Bristol. Sulle ultime due (Recordati e Pfizer) il gip Jolanda Carrieri deciderà nelle prossime settimane. Le
nove case farmaceutiche sono coinvolte nella presunta “Farmatruffa” che
dal 2000 al 2003 avrebbe prodotto un danno al sistema sanitario di
circa 20 milioni di euro. Le nove società erano accusate di non aver
adeguato i propri modelli organizzativi alle disposizioni di legge. In
questo modo secondo l’accusa non avrebbero messo in atto sistemi
efficaci di autocontrollo tali da impedire o ridurre le possibilità dei propri dipendenti di compiere la truffa…”
16 febbraio 2009: La grande truffa al servizio sanitario le case farmaceutiche versano 7 milioni
Hanno patteggiato la pena Pfizer (1,5 milioni di euro), Astrazeneca (900mila),
Lusofarmaco (1,016 milioni), Novartis (1,010 milioni), Recordati
(724mila), Bracco (718mila), Bristol Myers Squibb (359mila), Biofutura
(474mila), Glaxosmitkline (419mila)
Interrogazione 4/09630 – IdV/Scilipoti del 22 novembre 2011
27 febbraio 2019: Marvecs – la grande truffa. Condannati i vertici di Pfizer e AstraZeneca-Simesa. Per concorso in bancarotta fraudolenta.
Mi
fermo qui, ma vi assicuro che ho abbastanza materiale ufficiale per
ancora almeno un’altra puntata. Però, intanto, cominciate a domandarvi
se per caso qualcuno si prepara ad arricchirsi ulteriormente il
serbatoio elettorale (e non solo), sbandierando peraltro che il lavoro
verrà svolto da due aziende del Lazio. E, soprattutto, domandatevi che
cosa vorrebbero iniettarci…
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