A Massa Carrara un portuale è rimasto schiacciato da un carrello
elevatore. Morti anche tre operai: uno folgorato nell'Aretino, un altro
caduto dal tetto di un capannone industriale a Frosinone, un altro
ancora travolto dallo scoppio di un tubo ad alta pressione a Vibo
Valentia.
repubblica.it
Una giornata segnata dagli incidenti sul lavoro. Sono quattro le morti bianche registrate oggi tra Toscana, Lazio e Calabria.
Un portuale di 40 anni
è rimasto schiacciato da un carrello elevatore in manovra al porto di
Marina di Carrara, durante le operazioni di carico di una nave.
Secondo
una prima ricostruzione, la vittima si trovava a piedi nei pressi di una
gru sul molo di levante, quando è stato travolto dal fork lift, uno dei
mezzi utilizzati per sollevare container e grossi carichi. I colleghi
hanno dato l'allarme e chiamato il 118, ma per l'uomo non c'è stato
niente da fare.
E sempre in Toscana è morto un operaio di 33 anni, originario di
Pescocostanzo (L'Aquila), rimasto folgorato mentre lavorava a un
impianto elettrico a Monte San Savino, nell'Aretino, in località le
Vertighe.
Subito soccorso e rianimato, l'uomo è stato portato in
gravissime condizioni all'ospedale Le Scotte di Siena. Poche ore dopo,
il suo cuore ha cessato di battere.
Nella tarda mattinata di oggi un altro incidente a Castrocielo, in
provincia di Frosinone.
Un uomo di 62 anni è morto cadendo dal tetto di
un capannone industriale, mentre era impegnato in alcuni lavori di
manutenzione. Era un operaio regolare, che lavorava per una ditta
esterna.
Sarebbe scivolato da un'altezza di circa 7 metri e morto a
causa delle gravi lesioni riportate, prima dell'arrivo dei soccorsi. Sul
posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pontecorvo e
gli ispettori del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di
lavoro, per ricostruire la dinamica e le cause dell'accaduto. Il corpo è
stato già trasportato all'ospedale di Cassino e messa a disposizione
dell'autorità giudiziaria.
Ennesima tragedia nel vibonese, dove un operaio è morto mentre lavorava
nella stazione ferroviaria di Joppolo. A ucciderlo l'esplosione
improvvisa di un tubo ad alta pressione.
Sul posto sono intervenuti gli
agenti della polizia ferroviaria. L'uomo è stato soccorso, invano, dai
sanitari del 118. Si trattava di un operaio di una ditta esterna
appaltatrice. Rete ferroviaria italiana ha comunicato che sono stati
"avviati gli accertamenti per determinare la causa dell'incidente sul
lavoro, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria". Rfi ha
espresso "il più sentito cordoglio e la vicinanza ai familiari
dell'operaio".
Ed è grave un operaio di 48 anni precipitato per circa tre metri
dall'impalcatura di un cantiere a La Thuile. Portato in elicottero al
pronto soccorso dell'ospedale Parini di Aosta, ha riportato vari traumi,
anche alla testa. Stava lavorando, insieme ad altri colleghi, alla
ristrutturazione dell'albergo Maison de Neige, lungo la strada statale
26.
Nei primi sei mesi del 2018, sono state 469 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale
presentate all'Inail. I dati, rilevati al 30 giugno, hanno evidenziato
una diminuzione dei casi a livello nazionale di appena lo 0,8 per cento.
A livello regionale, sono aumentate le morti in Veneto e Calabria.
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mercoledì 22 agosto 2018
Classe Operaia. Incidenti sul lavoro, quattro morti in un giorno.
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