mercoledì 22 agosto 2018

Classe Operaia. Incidenti sul lavoro, quattro morti in un giorno.

A Massa Carrara un portuale è rimasto schiacciato da un carrello elevatore. Morti anche tre operai: uno folgorato nell'Aretino, un altro caduto dal tetto di un capannone industriale a Frosinone, un altro ancora travolto dallo scoppio di un tubo ad alta pressione a Vibo Valentia.

repubblica.it
Incidenti sul lavoro, quattro morti in un giornoUna giornata segnata dagli incidenti sul lavoro. Sono quattro le morti bianche registrate oggi tra Toscana, Lazio e Calabria.

Un portuale di 40 anni è rimasto schiacciato da un carrello elevatore in manovra al porto di Marina di Carrara, durante le operazioni di carico di una nave. 

Secondo una prima ricostruzione, la vittima si trovava a piedi nei pressi di una gru sul molo di levante, quando è stato travolto dal fork lift, uno dei mezzi utilizzati per sollevare container e grossi carichi. I colleghi hanno dato l'allarme e chiamato il 118, ma per l'uomo non c'è stato niente da fare.

E sempre in Toscana è morto un operaio di 33 anni, originario di Pescocostanzo (L'Aquila), rimasto folgorato mentre lavorava a un impianto elettrico a Monte San Savino, nell'Aretino, in località le Vertighe. 

Subito soccorso e rianimato, l'uomo è stato portato in gravissime condizioni all'ospedale Le Scotte di Siena. Poche ore dopo, il suo cuore ha cessato di battere.


Nella tarda mattinata di oggi un altro incidente a Castrocielo, in provincia di Frosinone.  
Un uomo di 62 anni è morto cadendo dal tetto di un capannone industriale, mentre era impegnato in alcuni lavori di manutenzione. Era un operaio regolare, che lavorava per una ditta esterna. 
Sarebbe scivolato da un'altezza di circa 7 metri e morto a causa delle gravi lesioni riportate, prima dell'arrivo dei soccorsi. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Pontecorvo e gli ispettori del servizio di prevenzione e sicurezza degli ambienti di lavoro, per ricostruire la dinamica e le cause dell'accaduto. Il corpo è stato già trasportato all'ospedale di Cassino e messa a disposizione dell'autorità giudiziaria.

Ennesima tragedia nel vibonese, dove un operaio è morto mentre lavorava nella stazione ferroviaria di Joppolo. A ucciderlo l'esplosione improvvisa di un tubo ad alta pressione. 

Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia ferroviaria. L'uomo è stato soccorso, invano, dai sanitari del 118. Si trattava di un operaio di una ditta esterna appaltatrice. Rete ferroviaria italiana ha comunicato che sono stati "avviati gli accertamenti per determinare la causa dell'incidente sul lavoro, avvenuto nelle vicinanze della stazione ferroviaria". Rfi ha espresso "il più sentito cordoglio e la vicinanza ai familiari dell'operaio".

Ed è grave un operaio di 48 anni precipitato per circa tre metri dall'impalcatura di un cantiere a La Thuile. Portato in elicottero al pronto soccorso dell'ospedale Parini di Aosta, ha riportato vari traumi, anche alla testa. Stava lavorando, insieme ad altri colleghi, alla ristrutturazione dell'albergo Maison de Neige, lungo la strada statale 26.

Nei primi sei mesi del 2018, sono state 469 le denunce di infortunio sul lavoro con esito mortale presentate all'Inail. I dati, rilevati al 30 giugno, hanno evidenziato una diminuzione dei casi a livello nazionale di appena lo 0,8 per cento. A livello regionale, sono aumentate le morti in Veneto e Calabria.

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