Cari amici,
il tema del moltiplicatore fiscale è uno di quegli argomnti ch tengono sveglie le TV, soprattutto quando ci va qualche bella zucca vuota euroinomane. Dato che l’obbligo è quello di rispettare i sacri vincoli giurati sulla pietra di Scone bisogna tagliare tutto, soprattutto la spesa corrente, eppure pochi si chiedono quale sia la spesa più efficace dal punto di vista economico.
C’è una ricerca in materia del Congresso USA su quali siano le spese che vengono ad essere più efficaci a livello di moltiplicatore. Ecco il risultato:
Negli USA il moltiplicatore maggiore si ha quando si viene a fornire più buoni acquisto ai poveri. Il meccanismo è abbastanza ovvio perchè i poveri spenderanno i buoni in modo completo, e questo farà muovere tutta la catena del commercio al dettaglio e della produzione. Il moltiplicatore non potrà che essere massimo. Lo stesso può dirsi per i contributi ai disoccupati, che ovviamente spendono quasi tutto. Si tratta di due spese correnti, quindi le nemiche assolute dell’area euro. Gli investimenti infrastrutturali sono comunque ad alto moltiplicatore. l’effetto minore si ha con i tagli fiscali agli utili aziendali: le società NON reinvestono i maggiori utili, evidentemente.
Questo scritto dovrebbe ovviamente essere riadattato alla situazione italiana ed inoltre il moltiplicatore sugli utili aziendali ha, probabilmente, elemento da valutare, un effetto di più lungo periodo: la sua azione non si materializza in un aumento a breve termine , ma nella rilocalizzazione a medio termine. Certo che la nostra totale assenza di un sistema di sussidio diretto, in natura, per i cittadini meno abbienti , non aiuta la nostra situazione. Le innovazioni blockchain permetterebbero di fornire incentivi mirati all’assistenza sociale ed al massimo ritorno dal punto di vista della crescita del Prodotto Interno Lordo. Purtroppo non c’è ancora molta sensibilità sul tema.
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