mercoledì 1 novembre 2017

TV Pubblica. "Mi volevano defilata in campagna elettorale". Gabanelli spiega il suo addio alla Rai.

"A cosa serve un condirettore chiuso in uno sgabuzzino? Ho un valore, non un prezzo".


"Il sottotesto sembra essere: 'Ti vogliamo bene, abbiamo grande stima, ma in campagna elettorale devi stare defilata'. Credo che la mia indipendenza sia nota, e tra l'altro avrei affrontato argomenti trasversali, con numeri capaci di spiegare fenomeni complessi con una modalità innovativa comprensibile dal grande pubblico, e per questo sempre più sfruttata da grandi testate, siti e notiziari tv". Lo afferma - al Corriere della Sera - Milena Gabanelli, che ieri ha deciso di lasciare la Rai. Il riferimento è a una sua proposta di striscia quotidiana dopo il Tg1. Gabanelli è intervistata anche da La Stampa, e Repubblica pubblica un colloquio.
Lascia, pur con la nomina a condirettore di Rai News:
"lo ribadisco: stimo Antonio Di Bella, e c'è anche un bel rapporto personale, ma il direttore responsabile è lui! Dentro a uno sgabuzzino a cosa serve un condirettore? Fa giusto un po' di scena, ma è un colpo di cipria sul nulla... a parte lo stipendio. Ma io penso di avere un valore, non un prezzo".
Parla poi delle sue proposte:
"Una striscia quotidiana di un racconto per numeri, della durata di 4-5 minuti, dopo il Tg1, con pubblicazione anche sullo stesso sito di Rai News. Mi è stato risposto che è impossibile inserire i 4 minuti perché il palinsesto è già varato" e "Orfeo mi ha detto che 'eventualmente se ne potrebbe riparlare a giugno'. Non c'è altro da aggiungere".

"Mi sento - dice a La Stampa - di ringraziare il direttore generale Orfeo e la presidente della Rai Maggioni per avermi spianato la strada verso l'uscita". E adesso che cosa farà? "Credo sia arrivato il momento di pensare al futuro", "ma non ho voglia di cambiare mestiere".

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