"A cosa serve un condirettore chiuso in uno sgabuzzino? Ho un valore, non un prezzo".
hp.it Corriere della Sera
"Il sottotesto sembra essere: 'Ti vogliamo bene,
abbiamo grande stima, ma in campagna elettorale devi stare defilata'.
Credo che la mia indipendenza sia nota, e tra l'altro avrei affrontato
argomenti trasversali, con numeri capaci di spiegare fenomeni complessi
con una modalità innovativa comprensibile dal grande pubblico, e per
questo sempre più sfruttata da grandi testate, siti e notiziari tv". Lo
afferma -
al Corriere della Sera
- Milena Gabanelli, che ieri ha deciso di lasciare la Rai. Il
riferimento è a una sua proposta di striscia quotidiana dopo il Tg1.
Gabanelli è intervistata anche da La Stampa, e Repubblica pubblica un
colloquio.
Lascia, pur con la nomina a condirettore di Rai News:
"lo ribadisco: stimo Antonio Di Bella, e c'è anche un bel rapporto
personale, ma il direttore responsabile è lui! Dentro a uno sgabuzzino a
cosa serve un condirettore? Fa giusto un po' di scena, ma è un colpo di
cipria sul nulla... a parte lo stipendio. Ma io penso di avere un
valore, non un prezzo".
Parla poi delle sue proposte:
"Una striscia quotidiana di un racconto per numeri, della durata di
4-5 minuti, dopo il Tg1, con pubblicazione anche sullo stesso sito di
Rai News. Mi è stato risposto che è impossibile inserire i 4 minuti
perché il palinsesto è già varato" e "Orfeo mi ha detto che
'eventualmente se ne potrebbe riparlare a giugno'. Non c'è altro da
aggiungere".
"Mi sento - dice a La Stampa - di ringraziare il direttore generale
Orfeo e la presidente della Rai Maggioni per avermi spianato la strada
verso l'uscita". E adesso che cosa farà? "Credo sia arrivato il momento
di pensare al futuro", "ma non ho voglia di cambiare mestiere".
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