venerdì 24 novembre 2017

"Potere al popolo", assemblea territoriale a Roma martedì 28 alle 18.00. "Se è stata la disperazione a farci incontrare dovrà allora essere l'entusiasmo a tenerci insieme"

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Potere al popolo non si ferma. Dopo l'assemblea del 18 novembre c'è una nuova scadenza: martedì 28 alle 18.00 in viale delle Province 196! Si tratta di uno dei quattro appuntamenti territoriali insieme a Napoli, Lecce e Bari. Altri sono in preparazione.
Dopo che sabato scorso "800 uomini e donne, giovani (tanti) e meno giovani, studenti, disoccupati, lavoratori, pensionati hanno riempito la sala accogliendo il nostro pazzo invito a mettersi in gioco e costruire insieme a noi una lista elettorale di popolo", come si legge nel documento di convocazione, ora è arrivato il momento di "discutere questa folle avventura".
"Forse è per disperazione che ci siamo ritrovati in così tanti, per la paura di subire mesi di campagna elettorale - continua il documento - dominata da temi di destra, per paura di confrontarci con uno Stato sempre più repressivo, di vedere le persone intorno a noi scivolare nella rassegnazione o nell'imbarbarimento. Per paura di vedere ancor più soffocata la nostra voce, quella di chi ogni giorno lotta per la dignità, il rispetto e l'uguaglianza delle persone, di chi lotta per la casa, per i servizi pubblici, per difendere il territorio in cui vive e raramente viene preso in considerazione".

E ancora, "se è stata la disperazione a farci incontrare dovrà allora essere l'entusiasmo a tenerci insieme. Lo stesso che si è cominciato a percepire sabato. Perché, l'abbiamo detto, con questa campagna vogliamo fare tutto alla rovescia: la fatica dei banchetti, della propaganda, dell'impegno quotidiano sarà occasione di gioia, di festa, di lotta; programmi elettorali noiosi, estenuanti e mai attuati si trasformeranno in un concentrato di messaggi, di slogan, di slanci popolari; al posto di politici di professione, di carrieristi e di venditori di fumo, vogliamo dare voce e candidare le persone semplici, di chi soffre, di chi fatica, di chi lotta e non si rassegna!"

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