Al Vice presidente Smeriglio
All'Assessore Refrigeri
All'Assessore Refrigeri
Come sapete la legge regionale n.5 del 2014 “Tutela,
governo e gestione pubblica delle acque” attende da quasi 4 anni di
essere attuata.
Manca, infatti, un atto fondamentale che definisca gli ambiti di bacino idrografico senza il quale la legge risulta del tutto inefficace al fine di assicurare un governo e una gestione pubblica del servizio idrico integrato.
E' evidente come l'Amministrazione regionale sia colpevolmente in ritardo e rischia di rendersi complice del procedere della privatizzazione e della malagestione dell'acqua nel Lazio.
Intendiamo anche denunciare la vostra assenza in Consiglio regionale lo scorso 22 novembre essendo stati chiamati in causa da due interrogazioni consiliari presentate da gruppi di maggioranza e opposizione.
Riteniamo sia inaccettabile quanto riportato in quella sede dall'Ass.re Fabiani, ovvero che si sta approfondendo e lavorando sul tema: di fatto, nulla di più di quanto è stato affermato negli ultimi 4 anni.
Per queste ragioni, come Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio, abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto in Consiglio regionale chiedendo che fosse fissato entro breve un incontro con l'Ass.re Refrigeri per avere le risposte che non sono arrivate finora. Incontro ottenuto per mercoledì 29 novembre.
Chiediamo che in quella sede venga presentato l'effettivo lavoro che sta svolgendo l'assessorato in materia di definizione degli ambiti di bacino idrografico e che siamo messi a conoscenza del lavoro che la Regione ha commissionato in materia al Prof. Alberto Lucarelli.
Manca, infatti, un atto fondamentale che definisca gli ambiti di bacino idrografico senza il quale la legge risulta del tutto inefficace al fine di assicurare un governo e una gestione pubblica del servizio idrico integrato.
E' evidente come l'Amministrazione regionale sia colpevolmente in ritardo e rischia di rendersi complice del procedere della privatizzazione e della malagestione dell'acqua nel Lazio.
Intendiamo anche denunciare la vostra assenza in Consiglio regionale lo scorso 22 novembre essendo stati chiamati in causa da due interrogazioni consiliari presentate da gruppi di maggioranza e opposizione.
Riteniamo sia inaccettabile quanto riportato in quella sede dall'Ass.re Fabiani, ovvero che si sta approfondendo e lavorando sul tema: di fatto, nulla di più di quanto è stato affermato negli ultimi 4 anni.
Per queste ragioni, come Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio, abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto in Consiglio regionale chiedendo che fosse fissato entro breve un incontro con l'Ass.re Refrigeri per avere le risposte che non sono arrivate finora. Incontro ottenuto per mercoledì 29 novembre.
Chiediamo che in quella sede venga presentato l'effettivo lavoro che sta svolgendo l'assessorato in materia di definizione degli ambiti di bacino idrografico e che siamo messi a conoscenza del lavoro che la Regione ha commissionato in materia al Prof. Alberto Lucarelli.
Continuare a temporeggiare risulterebbe
ancora più incomprensibile vista anche l'approvazione da parte della
Conferenza dei Sindaci di Ato2 per l'istituzione di un tavolo tecnico
della ripubblicizzazione di AceaAto2: i tempi sono maturi per invertire
la rotta della gestione dell'acqua nel Lazio.
Parteciperemo numerosi all'incontro con l'Assessore Refrigeri del 29 novembre, determinati a non accettare più risposte evasive: l'attuazione della legge sull'acqua è solo ed esclusivamente una questione di volontà politica, e il 29 dovrà essere chiaro quale testo e con quali tempistiche la giunta ha intenzione di attuare
Ora sta a questa Amministrazione dimostrare di essere rappresentanti del popolo e non delle lobbies che vogliono lucrare sull'acqua.
Ora sta a questa Amministrazione dimostrare di essere parte della soluzione e non parte del problema.
E' evidente che l'incontro del 29 novembre risulterà decisivo a riguardo.
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