giovedì 30 novembre 2017

Mosca rompe il fronte anti-Kim. Trump twitta contro "Little Rocket man".

Il ministro degli Esteri russo: "Le azioni americane contro la Corea del Nord sono intenzionalmente provocatorie".


Risultati immagini per Corea del NordMosca rompe il fronte anti-Kim. Le azioni degli Usa contro la Corea del Nord sono "intenzionalmente provocatorie". Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov, sottolineando che la via delle sanzioni ormai è "esaurita", riporta la Tass.
Le dichiarazioni di Lavrov arrivano mentre a Washington cresce il nervosismo per l'inefficacia del presunto pressing cinese su Pyongyang. "Non sembra che l'inviato cinese, appena tornato dalla Corea del Nord, abbia avuto un impatto sull'Uomo Missiletto (Little Rocket Man, ndr). Difficile credere che la sua gente, e i militari, sopportino di vivere in condizioni così orribili. Russia e Cina hanno condannato il lancio", ha twittato il presidente Usa Donald Trump, che ha così 'rinnovato' gli insulti a Kim, dopo averlo chiamato "cagnolino malato" nel corso di un comizio in Missouri.

Intanto l'ambasciatrice degli Stati Uniti alle Nazioni unite, Nikki Haley, parlando durante la riunione di emergenza del Consiglio di sicurezza dell'Onu ha affermato che con l'ultimo test missilistico da parte della Corea del Nord il leader nordcoreano Kim Jong-un "ha preso una decisione che avvicina il mondo alla guerra".
Haley ha sottolineato che gli Usa non cercano una guerra e ha detto che, se ci dovesse essere, sarà dovuta ai "ripetuti atti di aggressione" da parte di Pyongyang. Nikki Haley, ha avvertito l'ambasciatrice Usa.
"Con il successo ottenuto con il livellamento delle sanzioni multilaterali contro il regime di Kim Jong-un, esso continua a testare missili nuovi e più potenti e a marciare verso un arsenale nucleare funzionale". L'ambasciatrice ha anche aggiunto che il lancio di missili balistici della Corea del Nord di ieri è stato "più avanzato rispetto ai precedenti" e che "nessuno può dubitare che la minaccia stia crescendo".
La Russia, invece, invoca calma e prudenza. "Nella situazione attuale chiediamo urgentemente a tutte le parti coinvolte di fermare le crescenti tensioni che accompagnano ogni nuovo ciclo di reazioni e misure di risposta - ha sottolineato il rappresentante permanente di Mosca all'Onu, Vassily Nebenzia -. C'è bisogno di fermarsi e riflettere attentamente sulle conseguenze di tali passi. Chiediamo a tutte le parti di iniziare immediatamente i lavori per trovare una formula per un accordo politico e diplomatico", ha sottolineato ricordando che "per noi, è chiaro che non c'è una soluzione militare ai problemi nella penisola coreana".

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