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Per tutti quelli che non sanno più per chi votare (o non vogliono più votare per la nausea), e sono all’incirca la metà del corpo elettorale, nasce una nuova prospettiva. È la società civile che si organizza. Non è un nuovo partito. È un programma politico forte, concreto, realistico, per salvare l’Italia dal degrado in cui si trova. Un programma di donne e uomini competenti, onesti, coraggiosi.
Sono orgoglioso di esserne uno dei promotori (con molti altri). È una
proposta che si rivolge a tutti coloro che vogliono risorgere,
moralmente, in solidarietà. Non è l’ennesimo tentativo di unire la sinistra, o di ripartire da nostalgie del passato.
Lo abbiamo chiamato “Mossa del Cavallo” per far
capire che bisogna scavalcare questi partiti inetti e/o corrotti, o
entrambe le cose. Noi siamo con coloro che hanno votato “no” al
referendum del 4 dicembre 2016. Vogliamo attuare la Costituzione.
È un programma rivoluzionario che sta tutto dentro la Legge
Fondamentale del nostro Stato, quella che il 60% dei cittadini vuole sia
mantenuta, difesa, e soprattutto, attuata.
L’abbiamo chiamata così perché volevamo sottolineare, in partenza, che non siamo tra quelli che strillano contro il populismo. Il populismo è la giusta rivolta dei popoli — che stanno di sotto — contro i potenti e i loro maggiordomi — che stanno di sopra. Ma noi vogliamo portare in Parlamento non la protesta, ma un programma serio e preciso, per cambiare le cose in questo paese, ormai divenuto “precario” come i precari che, a milioni, lo popolano.
Siamo di fronte al collasso dell’intera classe politica del paese.
Vogliamo che se ne vadano. Né la destra, né la sinistra, hanno un
programma decente per fare uscire l’Italia dalla sua crisi. Neanche il Movimento 5 Stelle ha un programma decente. E
il suo leader, come primo gesto, si reca negli Usa per dichiarare
fedeltà al Grande Fratello, dichiara di voler restare nella Nato e di
essere ben lieto di fare parte dell’Occidente. Cioè accetta la
situazione dell’Italia come paese occupato. In questo non discostandosi
di un millimetro dalle posizioni sia della destra che della sinistra.
Noi siamo per un’Italia neutrale e sovrana, fuori
dai blocchi militari, fuori dalla guerra. Un’Italia che non abbia
nemici. Noi siamo contro le sanzioni alla Russia, che consideriamo un
partner essenziale.
Noi siamo per denunciare tutti i trattati europei che i nostri governanti traditori hanno firmato in violazione della Costituzione.
E, se non verranno modificati, siamo per uscirne unilateralmente. Noi
non siamo anti-europeisti, ma questa Europa non la vogliamo più perché
non è democratica. Cioè chiediamo la convocazione di una nuova assemblea
costituente europea, che proponga ai popoli europei una nuova
Costituzione, che poi i popoli dovranno approvare o respingere mediante
referendum popolari.
Sono proposte che nessuna delle forze politiche avanza
e che noi riteniamo premesse per ogni altro possibile cambiamento.
Lavoro, salute dei cittadini, scuola, ricerca, cultura, vanno sparendo
nel degrado prodotto dal dominio delle banche, che stanno facendo man
bassa delle ricchezze del nostro paese. Se non riacquistiamo la nostra
sovranità non potremo risalire la corrente.
Per fare questo ci vogliono uomini nuovi, onesti, competenti, coraggiosi.
Questo caratterizzerà la Lista del Popolo. E ci vorrà coraggio, perché
cambiare questo paese, nel vortice della crisi mondiale, sarà difficile.
E questo coraggio lo chiederemo anche ai cittadini, oggi sfiduciati,
perché senza di loro non ci potrà essere rinnovamento.
Tra le nostre proposte ne cito solo alcune, che sono però premesse indispensabili per il risanamento futuro. A) Fare della Cassa depositi e Prestiti una vera banca pubblica
che finanzi 200 miliardi di investimenti pubblici. Sarà il passaggio
verso un modello espansivo, contro quello recessivo dell’Unione Europea.
B) Lanciare una class action di massa contro le oligarchie finanziarie. C) Un piano per la piena occupazione, D) Introduzione di una moneta fiscale a totale controllo statale per rilanciare la domanda interna. Il tutto ribadendo sistematicamente che il debito pubblico e l’austerità sono menzogne.
Noi sappiamo che, da soli, anche nell’ipotesi di un cospicuo successo
elettorale, non potremo realizzare un tale programma. Sappiamo che la
legge elettorale è anticostituzionale, è stata
concepita per impedire al popolo di eleggere i suoi rappresentanti
genuini. Sappiamo dunque che una grande parte dei deputati e senatori
che risulteranno “eletti” saranno in realtà dei “nominati”che
eseguiranno degli ordini. Sappiamo che all’esterno agiranno forze
potenti per schiacciare ogni tentativo di cambiamento.
I nostri eletti saranno gli uomini e le donne nuovi. Il dialogo lo
faremo in tutte le direzioni in cui troveremo interlocutori, in
parlamento — sperando che ce ne siano — e nella società civile (dove
sicuramente li troveremo) , passo dopo passo. Lo faremo in base al
programma su cui ci siamo impegnati di fronte al paese. La Lista del Popolo è una grande scommessa, basata sulla certezza che il paese non è ancora stato domato e che può risorgere. Noi intendiamo aprire la strada.
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lunedì 20 novembre 2017
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