lunedì 27 novembre 2017

Statali, i conti delle briciole. Anief: "Un aumento di 30 centesimi al giorno non si era mai visto"

http://www.controlacrisi.org

Statali, alla firma del contratto 220 euro nette di arretrati per il biennio 2016/17‎ e aumenti di 40 euro mensili dal 2018. Le somme sono pari ad un terzo di quelli spettanti, alla luce dell'aumento del costo della vita. Il contratto che si sarebbe dovuto firmare doveva prevedere aumenti dal 2018 di almeno 127 euro, considerato il tasso di inflazione programmata‎ registrato negli ultimi dieci anni. A cui aggiungere 2.654 euro netti di arretrati anziché 468 euro. Senza contare che mancano le quattro mensilità del 2015. Per questi motivi, Anief diffida gli altri sindacati dalla firma e invita a inviare la diffida all’amministrazione e alla Ragioneria dello Stato per sbloccare l'Indennità di vacanza contrattuale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal) dichiara: "Un aumento di 30 centesimi al giorno non si era mai visto, né tanto meno che qualcuno si potesse vantare di tale aliquota che verrà erogata agli statali per il biennio 2016/2017. E che dire dell'aumento giornaliero di 1,40 euro previsto nel 2018? Altro che recupero dell'inflazione. Forse al Ministero della Funzione Pubblica e nelle sedi delle più importanti confederazioni sindacali si aveva davanti il prospetto dell'economia di uno dei Paesi del Terzo mondo". 



"Con questi aumenti, non si recupera neanche quell'indennità di vacanza contrattuale - aggiunge - che per legge, in assenza della firma del contratto, doveva essere pari al 50% del tasso di inflazione programmata, quando nel settore privato nello stesso periodo si è assistito ad aumenti del 20%. Anief promette battaglia in tutte le sedi possibili, invitando docenti e Ata beffati da un contratto-miseria a diffidare subito l’amministrazione scolastica, per interrompere i ‎termini di prescrizione previsti dalla legge".

Nessun commento:

Posta un commento