giovedì 2 novembre 2017

Spagna. Ordine di arresto per 8 ministri del Govern catalano.

Puigdemont è ancora in Belgio: chiesto mandato d'arresto europeo.


L'Adiencia Nacional ha accolto le richieste della procura dello Stato e ha deciso la carcerazione preventiva senza cauzione per gli otto ministri del governo regionale catalano accusati di ribellione, sedizione e malversazione di fondi pubblici.
Oggi sono tutti lì, a Madrid, tranne Puigdemont. Il vicepresidente catalano Oriol Junqueras e 8 ex ministri del Governo destituito da Madrid si trovano nella Audiencia Nacional dove sono interrogati per presunta 'ribellione', che comporta pene fino a 30 di carcere. Con la stessa accusa devono essere interrogati da un giudice del Tribunale supremo la presidente del Parlament Carme Forcadell e sei membri della presidenza. Il Presidente Carles Puigdemont si trova invece a Bruxelles con i ministri Meritxell Serret, Toni Comin, Clara Ponsati e Lluis Puig.
La stessa magistrata Lamela ha ordinato a metà ottobre il carcere preventivo per i leader indipendentisti Jordi Sanchez e Jordi Cuixart per presunta "sedizione" per le manifestazioni pacifiche di Barcellona del 20 e 21 settembre.

La Procura dell'Audiencia Nacional ha chiesto al giudice Carmen Lamela un mandato d'arresto europeo nei confronti del deposto presidente catalano, Carles Puigdemont, e di quattro suoi consiglieri che sono con lui a Bruxelles e non si sono presentati a Madrid per essere interrogati. Lo hanno riferito fonti giudiziarie.
Migliaia di catalani si sono concentrati in tutto il paese davanti ai luoghi di lavoro a mezzogiorno per un minuto di silenzio all'appello delle organizzazioni della società civile indipendentista per protestare contro il "processo politico" avviato contro il Govern. Centinaia di persone si sono riunite davanti al Palazzo della Generalità a Barcellona gridando "Puigdemont è il nostro Presidente", "Llibertat!" e cantando l'inno di Els Segadors.

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