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Il rapporto sull’esclusione sociale evidenzia che dal 2007 ad oggi, i più a rischio povertà sono i giovani.
Una situazione “decisamente più allarmante di quella vissuta un
decennio fa dagli ultra-sessantacinquenni” Nell’ultimo ventennio,
osserva la Caritas, il divario di ricchezza tra giovani
e anziani si è ampliato: la ricchezza media delle famiglie con
capofamiglia di 18-34 anni è meno della metà di quella del 1995, mentre
quella delle famiglie con capofamiglia con almeno di 65 anni è aumentata
di circa il 60%. L’Italia infine è il paese dell’Ue con la più alta
presenza di Neet, cioè giovani senza lavoro e che non
frequentano percorsi formativi: nel 2016 3 milioni 278mila giovani, il
26% di chi ha tra 15 e 34 anni, risultavano fuori dal circuito formativo
e lavorativo. Sono soprattutto donne (56,5%) e provengono dal Nord-est
(65,3%). Il 16,8% è straniero.
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venerdì 17 novembre 2017
Povertà, l’allarme della Caritas: “Senza interventi sull’occupazione, nel 2030 giovani indipendenti a 48 anni”
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