Il
traffico di stupefacenti è una delle attività più lucrative per la
criminalità organizzata in Europa e sfrutta il traffico di merci,
trasporti e persone, nonché le opportunità offerte dalle nuove
tecnologie. E ogni anno gli europei spendono almeno 24 miliardi di euro
per comprare droghe illecite. Il dato viene dalla relazione 2016 sul
mercato degli stupefacenti nell’UE, pubblicata ieri dall’Osservatorio
europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT) insieme ad
Europol. L’impatto sociale del mercato della droga è enorme.
Secondo la relazione, informa la Commissione europea, “è in atto una diversificazione crescente delle rotte del traffico di droga, sebbene continuino ad essere utilizzate anche quelle tradizionali. Le rotte sembrano essere meno differenziate per prodotto rispetto a prima, mentre continuano ad essere sfruttate le infrastrutture legittime dei trasporti e della logistica, con i container marittimi che rappresentano il canale preferito per l’importazione in Europa di grosse partite di stupefacenti. L’evoluzione recente nei mercati internet, compreso il dark web, i software di anonimato e le criptovalute aprono inoltre nuove opportunità per il mercato degli stupefacenti online”. L’analisi ha messo in evidenza, fra l’altro, che ci sono legami più forti fra traffico di droga e altre forme di criminalità: i gruppi della criminalità organizzata diversificano l’offerta di droga, partecipano anche ad altre forme di criminalità, terrorismo compreso, e stringono alleanze al di là delle frontiere etniche. Altra evidenza è rappresentata dall’accelerazione dei cambiamenti nel mercato della droga legali alla globalizzazione e al ricorso alle nuove tecnologie: i gruppi criminali sono pronti a sfruttare le opportunità offerte da un accesso più facile all’informazione, da internet e dalla crescita del commercio internazionale.
Ha detto Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza: “Al giorno d’oggi la criminalità legata alla droga sfrutta abilmente, minandoli, i flussi globali dei trasporti, delle merci e delle persone e rappresenta anche una minaccia per la sanità pubblica. Usa le nuove tecnologie e internet, la crescita del commercio mondiale e delle infrastrutture commerciali per espandere rapidamente le proprie attività criminose a livello internazionale. Anche l’instabilità nelle regioni vicine all’UE potrebbe avere gravi ripercussioni sul mercato delle droghe in Europa”. Aggiunge Rob Wainwright, direttore di Europol: “La produzione e il traffico illeciti di stupefacenti restano uno dei mercati criminali più grossi e innovativi in Europa. Questo mercato, che diviene sempre più complesso e strettamente associato ad altre forme di criminalità e addirittura al terrorismo, rappresenta una delle principali minacce per la sicurezza interna dell’UE. Una cooperazione transfrontaliera delle autorità di contrasto è essenziale per ridurne la portata e l’impatto, obiettivo che può essere conseguito ricorrendo alle capacità operative uniche dell’Europol e degli altri strumenti dell’UE”.
Secondo la relazione, informa la Commissione europea, “è in atto una diversificazione crescente delle rotte del traffico di droga, sebbene continuino ad essere utilizzate anche quelle tradizionali. Le rotte sembrano essere meno differenziate per prodotto rispetto a prima, mentre continuano ad essere sfruttate le infrastrutture legittime dei trasporti e della logistica, con i container marittimi che rappresentano il canale preferito per l’importazione in Europa di grosse partite di stupefacenti. L’evoluzione recente nei mercati internet, compreso il dark web, i software di anonimato e le criptovalute aprono inoltre nuove opportunità per il mercato degli stupefacenti online”. L’analisi ha messo in evidenza, fra l’altro, che ci sono legami più forti fra traffico di droga e altre forme di criminalità: i gruppi della criminalità organizzata diversificano l’offerta di droga, partecipano anche ad altre forme di criminalità, terrorismo compreso, e stringono alleanze al di là delle frontiere etniche. Altra evidenza è rappresentata dall’accelerazione dei cambiamenti nel mercato della droga legali alla globalizzazione e al ricorso alle nuove tecnologie: i gruppi criminali sono pronti a sfruttare le opportunità offerte da un accesso più facile all’informazione, da internet e dalla crescita del commercio internazionale.
Ha detto Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza: “Al giorno d’oggi la criminalità legata alla droga sfrutta abilmente, minandoli, i flussi globali dei trasporti, delle merci e delle persone e rappresenta anche una minaccia per la sanità pubblica. Usa le nuove tecnologie e internet, la crescita del commercio mondiale e delle infrastrutture commerciali per espandere rapidamente le proprie attività criminose a livello internazionale. Anche l’instabilità nelle regioni vicine all’UE potrebbe avere gravi ripercussioni sul mercato delle droghe in Europa”. Aggiunge Rob Wainwright, direttore di Europol: “La produzione e il traffico illeciti di stupefacenti restano uno dei mercati criminali più grossi e innovativi in Europa. Questo mercato, che diviene sempre più complesso e strettamente associato ad altre forme di criminalità e addirittura al terrorismo, rappresenta una delle principali minacce per la sicurezza interna dell’UE. Una cooperazione transfrontaliera delle autorità di contrasto è essenziale per ridurne la portata e l’impatto, obiettivo che può essere conseguito ricorrendo alle capacità operative uniche dell’Europol e degli altri strumenti dell’UE”.
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