sabato 23 aprile 2016

Ambiente. Il Petrolio non si "astiene". Genova, petrolio verso il mare. La pioggia gonfia il Polcevera e cede la diga.

E' allarme ambientale in Liguria. Una diga di contenimento sul torrente Polcevera creata a Genova per contenere lo sversamento di greggio ha ceduto a causa dell'innalzamento del livello del corso d'acqua dovuto alle piogge.

POLCEVERASi teme per il greggio finito in mare nei giorni scorsi, ma il Comune rassicura nonostante non manchi l'apprensione viste anche le piogge previste in questi giorni. In mattinata il primo allarme è stato lanciato dall'assessore comunale alla Protezione civile di Genova Gianni Crivello: "La diga ha ceduto perché 20 o 30 millimetri sono caduti nella zona di Pontedecimo, dove nasce il Polcevera e hanno prodotto una spinta importante. Io sono sul rio Fegino al momento, sembrerebbe non scaricare nel Polcevera. In una situazione molto critica è un elemento positivo, in mare potrebbero essere finti residui minori. Stiamo facendo il punto con i vigili del fuoco per capire come reagire".

Alle 12 al via vertice in prefettura con esponenti di capitaneria di porto, Regione, Comune, Protezione civile e tecnici al lavoro sul corso d'acqua. Al termine dell'incontro, mentre Salvini twittava "Genova, rischio disastro ambientale. Cede barriera anti-petrolio sul torrente Polcevera. Progresso è importante, tutela dell'ambiente di più", la Capitaneria di porto ha cercato di rassicurare tutti, spiegando che la situazione è delicata ma sotto controllo. Dal punto di vista tecnico il cedimento di una delle barriere create lungo l'alveo del torrente non ha determinato una maggiore fuoriuscita di sostanza oleosa, anche perché a valle di tale barriera, altri presidi di contenimento erano già operanti. Le panne galleggianti di tipo oceanico che già da tre giorni operano presso la foce del torrente Polcevera, hanno svolto la loro funzione di contenimento, nonostante la portata d'acqua del torrente sia aumentata".
Intanto però si lavora sulla chiazza segnalata ieri a 4 miglia al largo litorale Loano-Albenga, che secondo le ultime rivelazioni è di circa 28 km. Il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti, attraverso la direzione competente del dicastero, ha disposto lo spostamento dei mezzi della flotta Castalia di Livorno (Tito) e Civitavecchia (Ievoli shuttle) nel tratto di mare interessato dallo sversamento di greggio. La situazione è in continua evoluzione e continua lo stato di emergenza locale fino a domani, quando è previsto un nuovo vertice per capire anche il movimento della chiazza, che si muove verso Sud. Il governatore Giovanni Toti rassicura: "Tutto si sta muovendo secondo i piani, la macchina organizzativa sta funzionando come doveva. L'emergenza in mare è stata aggredita, quella sul fiume è sotto controllo. Il sistema di difesa ha tenuto nonostante le piogge che sono arrivate come ampiamente previste dal nostro sistema meteo".

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