Pubblicità in televisione: lo Stato ama Mediaset.
Il dato più eclatante, secondo il Fatto, arriva da Palazzo Chigi.
Per lo scorso anno, la Presidenza del Consiglio ha stanziato 770mila euro. Nessuna differenza di risorse con il 2014. È il modo di spesa che cambia. Agli inizi del 2014 c'era Letta a Palazzo Chigi, poi il fiorentino l'ha defenestrato: soltanto 44mila euro dei 770mila sono andati a Mediaset. Il 2015 è un anno renziano in purezza: il flusso di denaro verso Cologno Monzese ritorna efficace, 329mila euro su 770mila. Ai concorrenti, da Sky a La7, un po' di spiccioli. Poi c'è la solita mancia per Internet (117mila) che, senza scartabellare edotte analisi, raggruppa una platea più estesa.Anche il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin e quello del Lavoro, Giuliano Poletti, hanno scelto maggiormente Mediaset.
La Lorenzin ha acquistato pubblicità per 844mila euro e l'ha divisa così: 420mila per Mediaset, 40mila per la7, 19mila per Discovery e 9mila per Sky. Il collega Poletti ha utilizzato in esclusiva il Biscione: 699mila euro in totale e dunque 416mila a Mediaset.Sempre sul Fatto Quotidiano, viene sottolineato come anche le grandi multinazionali pubbliche preferiscano Mediaset.
Nel 2015 Enel ha investito oltre 17,5 milioni di euro: 13,1 con Enel Energia e 4,4 con Enel Roma spa. Il denaro per le emittenti proviene da Enel Energia. Cologno Monzese, anche se i bagordi del passato sono terminati, incassa 5,1 milioni di euro contro i 2,3 dati alla televisione pubblica. (...) Eni ha tagliato di molto la spesa: dai 23,5 milioni del 2014 ai 16,5 del 2015. E l'ha distribuita in questa maniera: 4,5 milioni di euro al Biscione, 1,3 a Viale Mazzini.Anche la campagna pubblicitaria per far conoscere la privatizzazione di Poste Italiane ha portato soldi a Mediaset. Ben il 53 per cento dei 7,2 milioni spesi per la tv, ovvero 3,8 milioni sono finiti a Publitalia, la concessionaria di Mediaset.
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