giovedì 28 aprile 2016

Risparmio, l'allarme dei consumatori: "Il 70% delle sofferenze causate dalle imprese e non dalle famiglie".

“In mancanza di una riforma seria della governance bancaria che coinvolga anche Poste Italiane con il Bancoposta ed il risparmio cooperativo, la situazione dei risparmiatori diventerà sempre più critica”.
Questo quanto affermato dal Movimento Difesa del Cittadino (MDC) in seguito alla riunione delle associazioni dei consumatori svoltasi presso Banca d’Italia. Durante la riunione sono stati presentati i nuovi controlli sulla funzionalità degli uffici reclami di banche e società finanziarie e della nuova disciplina del bail in.
L’associazione di consumatori ha sottolineato come oltre il 70% delle sofferenze bancarie siano causate dalle imprese e non dalle famiglie, cui invece sono stati fatti investire i risparmi in azioni, obbligazioni, fondi immobiliari ed assicurazioni indicizzate in contrasto con il proprio profilo di rischio, come accertato da Consob su Poste Italiane e proprio da Bankitalia ad esempio con Banca Marche.
“Sentir parlare il regolatore di “procedure di reclamo più efficienti” solo ora, suona come una beffa per i risparmiatori: sia per quelli che hanno già subito la perdita di tutto o parte del patrimonio, sia per coloro che erano del tutto inconsapevoli del rischio delle proprie banche, alcune delle quali subissate da crediti deteriorati (NPL)”, dicono dall’associazione.
A sorprendere e preoccupare MDC è poi l’assenza di un intervento regolatorio per quanto riguarda i reclami nel settore cooperativo, nel quale sono investiti ben 11 miliardi di euro dei soci e che già nel 2015 era stato colpito dai default delle Cooperative Operaie di Trieste, Istria, Friuli, Carniche e CoopCa Cooperativa Carnica di Consumo che hanno bruciato circa 130 milioni di risparmi raccolti nel cosiddetto prestito sociale.
Per MDC è ora di una revisione straordinaria della governance bancaria e delle cooperative che comprenda anche chi siede nelle Fondazioni di controllo. “Sarebbero necessari determinati criteri di onorabilità, soprattutto quanto ai possibili conflitti di interesse con soggetti cui vengano elargiti generosi prestiti in assenza di garanzie. Un controllo più attento da parte di Bankitalia dovrebbe estendersi anche agli Organismi di Vigilanza che sono rimasti inerti in tutti gli scandali bancari degli ultimi mesi e che non ancora rimossi, nè coinvolti nelle indagini sulle responsabilità penali dell’accaduto”.

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