venerdì 22 aprile 2016

Diritto alla casa. Bologna. “Basta sgomberi!”, Asia Usb occupa il Comune.

bastabugie

Ore 9.00 – Dopo la nottata passata in Comune, gli attivisti dell’Asia Usb sono ancora all’interno del Comune aspettando l’arrivo del sindaco Merola. Intanto all’esterno, davanti alle porte chiuse di Palazzo d’Accursio, si sta formando di nuovo un presidio di solidarietà con gli attivisti che si oppongono agli sgomberi.

asiausbcomuneOre 20.30 – Nessuna trattativa è stata aperta dall’amministrazione comunale con gli attivisti dell’Asia Usb che denunciano la politica del comune di Bologna e si oppongono allo sgombero delle “Case Nelson Mandela”. Per l’ennesima volta le istituzioni tacciono rispetto alle richieste degli occupanti. Gli attivisti sul tetto sono scesi e quelli in presidio davanti all’ingresso del Comune sono entrati all’interno dell’edificio e lo hanno occupato. “Resistiamo per i nostri diritti: è inaccettabile la chiusura da parte del comune che deve tutelare i diritti e invece non ascolta nemmeno le richieste di chi è senza casa.
Li aspettiamo fino a domattina, non sfuggiranno al loro dovere, la casa è un diritto e per rispettarlo bisogna aprire le case vuote e destinarle a chi ne ha bisogno!” scrive l’Asia Usb in un post su Facebook.
Ore 19.30 – Proseguono le iniziative di Asia Usb a Bologna per difendere l’occupazione di via Irnerio 13 – ribattezzata ‘Case Nelson Mandela’ – a rischio sgombero e per denunciare la politica dell’amministrazione pubblica contro il diritto alla casa.

asiausbboOggi pomeriggio due attivisti hanno occupato il tetto del Comune a Palazzo d’Accursio per richiedere un incontro con l’amministrazione comunale, complice e responsabile di questa situazione. In piazza sotto alla sede del Comune intanto gli attivisti in presidio denunciano la volontà da parte del governo di questa città di lavarsi le mani di fronte all’emergenza abitativa, negando ogni possibile soluzione e offrendo solo repressione. Asia Usb ancora una volta rilancia la necessità di bloccare gli sfratti e investire quei 20 milioni del bilancio comunale non spesi nel 2015 in edilizia popolare per ridare dignità e diritti a chi ne è privato.
Redazione Contropiano Bologna

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