martedì 24 settembre 2013

AirFrance, ritorno di fiamma per Alitalia

Alitalia di nuovo verso Air France.

rainews24.it
Air France presenterà proposte per una ristrutturazione del debito di Alitalia. Lo riporta il quotidiano francese Les Echos, secondo il quale Air France ritiene che le necessità finanziarie di Alitalia non sono colossali.
Parigi interessata al 50% di AirFrance.
Aumentare la quota in Alitalia è un obiettivo "alla portata" di Air France-Klm. E' la dichiarazione dell'ad del vettore franco-olandese, Alexandre de Juniac, riportata dal sito internet di Les Echos.

"Le necessità finanziarie di Alitalia non sono colossali e sono alla portata di Air France-Klm, per quanto non sia certo il momento migliore", ha affermato de Juniac, "il problema e come risollevare Alitalia e a quale prezzo, su un mercato nazionale fortemente penetrato dalle compagnie low-cost e del Golfo, alle quali il governo italiano ha concesso parecchi diritti di traffico".

Zanda: una vicenda sciagurata
"La vicenda Alitalia conferma la sciagurata disinvoltura con cui nel 2008 sono stati buttati al vento cinque miliardi di euro dal Governo Berlusconi - accusa  il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda - Il caso Telecom è, sotto il profilo dell'interesse nazionale, ancora più serio. L'Italia sta perdendo il controllo di una grande societa che, prima di essere privatizzata (nel 1997) era all'avanguardia tecnologica, non aveva debiti ed era in grado di crescere in Italia e nel mondo". "Oggi Telefonica - conclude il parlamentare del Partito Democratico - il cui principale asset è un debito di 66 miliardi, sta assumendo il controllo di Telecom con poche centinai di milioni".

Scilipoti: un colpo al sistema Italia
" La cessione della Telecom alla spagnola Telefonica è l`ennesimo segno evidente del declino industriale del Paese sulla quale è opportuno fare chiarezza al fine di evitare pericolosi errori che si ripercuoterebbero inevitabilmente sulla credibilità e la qualità del nostro sistema industriale già duramente provato dalla vicenda Alitalia", è il commento, invece, del senatore del Pdl Domenico Scilipoti.
Allarme licenziamenti
Con Air France possibili 2mila licenziamenti per Alitalia. E' l'allarme lanciato da Antonio
Divietri, presidente di Avia, l'associazione degli assistenti di voli italiani.
"Quattro anni fa il miglior partner per Alitalia sarebbe stato Lufthansa che aveva, al contrario di Parigi, i suoi hub di Francoforte e Monaco saturi ed avrebbe proficuamente utilizzato Malpensa - spiega - oggi la migliore scelta industriale e le migliori opportunità per lavoratori e cittadini verrebbero da Aeroflot, interessata ad espandersi utilizzando l'hub di Fiumicino. La nostra classe politica ha però sistemi premianti più complessi - prosegue ironico Divietri - Avanti con Air France, anche se forse daranno via una ventina di aeroplani di medio raggio, bloccheranno gli ordini delle macchine di lungo
raggio e magari ne dismetteranno altre riducendo il network al lumicino. I nuovi disoccupati, se questa ipotesi venisse confermata, sarebbero almeno duemila tra piloti, assistenti di volo e personale di terra".
"Per quanto ci attiene - conclude - se Air France avrà il pieno controllo di Alitalia, ne dovrà garantire i livelli occupazionali attraverso un condiviso piano di circolarità tra le aziende del gruppo".
Alitalia di nuovo verso Air France

Air France presenterà proposte per una ristrutturazione del debito di Alitalia. Lo riporta
il quotidiano francese Les Echos, secondo il quale Air France ritiene che le necessità finanziarie di Alitalia non sono colossali.
Parigi interessata al 50% di AirFrance
Aumentare la quota in Alitalia è un obiettivo "alla portata" di Air France-Klm. E' la dichiarazione dell'ad del vettore franco-olandese, Alexandre de Juniac, riportata dal sito internet di Les Echos.

"Le necessità finanziarie di Alitalia non sono colossali e sono alla portata di Air France-Klm, per quanto non sia certo il momento migliore", ha affermato de Juniac, "il problema e come risollevare Alitalia e a quale prezzo, su un mercato nazionale fortemente penetrato dalle compagnie low-cost e del Golfo, alle quali il governo italiano ha concesso parecchi diritti di traffico".
Zanda: una vicenda sciagurata
"La vicenda Alitalia conferma la sciagurata disinvoltura con cui nel 2008 sono stati buttati al vento cinque miliardi di euro dal Governo Berlusconi - accusa  il presidente dei senatori del Pd Luigi Zanda - Il caso Telecom è, sotto il profilo dell'interesse nazionale, ancora più serio. L'Italia sta perdendo il controllo di una grande societa che, prima di essere privatizzata (nel 1997) era all'avanguardia tecnologica, non aveva debiti ed era in grado di crescere in Italia e nel mondo". "Oggi Telefonica - conclude il parlamentare del Partito Democratico - il cui principale asset è un debito di 66 miliardi, sta assumendo il controllo di Telecom con poche centinai di milioni".

Scilipoti: un colpo al sistema Italia
" La cessione della Telecom alla spagnola Telefonica è l`ennesimo segno evidente del declino industriale del Paese sulla quale è opportuno fare chiarezza al fine di evitare pericolosi errori che si ripercuoterebbero inevitabilmente sulla credibilità e la qualità del nostro sistema industriale già duramente provato dalla vicenda Alitalia", è il commento, invece, del senatore del Pdl Domenico Scilipoti.
Allarme licenziamenti
Con Air France possibili 2mila licenziamenti per Alitalia. E' l'allarme lanciato da Antonio
Divietri, presidente di Avia, l'associazione degli assistenti di voli italiani.
"Quattro anni fa il miglior partner per Alitalia sarebbe stato Lufthansa che aveva, al contrario di Parigi, i suoi hub di Francoforte e Monaco saturi ed avrebbe proficuamente utilizzato Malpensa - spiega - oggi la migliore scelta industriale e le migliori opportunità per lavoratori e cittadini verrebbero da Aeroflot, interessata ad espandersi utilizzando l'hub di Fiumicino. La nostra classe politica ha però sistemi premianti più complessi - prosegue ironico Divietri - Avanti con Air France, anche se forse daranno via una ventina di aeroplani di medio raggio, bloccheranno gli ordini delle macchine di lungo
raggio e magari ne dismetteranno altre riducendo il network al lumicino. I nuovi disoccupati, se questa ipotesi venisse confermata, sarebbero almeno duemila tra piloti, assistenti di volo e personale di terra".
"Per quanto ci attiene - conclude - se Air France avrà il pieno controllo di Alitalia, ne dovrà garantire i livelli occupazionali attraverso un condiviso piano di circolarità tra le aziende del gruppo".

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