giovedì 1 agosto 2013

Scuola, Rete degli studenti invita a scendere in piazza l'11 ottobre


L'11 ottobre saremo in piazza in tutte le citta' italiane". La 'Rete degli studenti medi' lancia la prima data di mobilitazione nazionale dell'autunno studentesco. Lo fa dal 'Revolution Camp 2013', uno tra i più partecipati campeggi studenteschi d'Italia. "Dopo anni di svalutazione del sistema scolastico italiano, di tagli trasversali che hanno messo in ginocchio le nostre scuole e che hanno portato ai dati allarmanti che caratterizzano il nostro Paese - fanalino di coda in tutte le classifiche Europee per dispersione scolastica, edilizia scolastica, diritto allo studio - sottolinea il movimento studentesco- ci troviamo davanti un altro Governo che non vede la scuola, l'universita' e la ricerca come priorita' assoluta per uscire dalla crisi e rilanciare un nuovo modello di sviluppo.
Rivolti al presidente del Consiglio, Enrico Letta, che ha dichiarato di non volere un autunno caldo ma di riconciliazione, gli studenti sottolineano che “l'unica riconciliazione credibile è quella della politica e del Paese con i giovani e le giovani, che per anni hanno pagato e stanno ancora pagando i costi piu' alti di questa crisi. È evidente che non e' questa la priorita'".
Per questi motivi, "saremo in piazza". Da anni, ricorda la Rete degli studenti medi, "difendiamo le nostre scuole dagli attacchi di chi vuole smantellare l'idea costituzionale di istruzione pubblica e accessibile a tutti, da anni elaboriamo proposte alternative per costruire una scuola accessibile, aperta, inclusiva, da anni non veniamo ascoltati". Secondo Daniele Lanni, portavoce nazionale della 'Rete degli studenti medi', "gli studenti italiani pretendono una scuola completamente diversa da quella attuale. Sognano un modello di scuola inclusivo, capace di garantire competenze di cittadinanza".
Ma non solo. "Credono- conclude- che il modello scolastico italiano sia superato e vada ripensato perche' possa essere alla base di un nuovo modello di sviluppo nazionale che metta al centro la conoscenza".

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