domenica 25 agosto 2013

Siria, Ferrero (Prc): No ad una nuova guerra umanitaria

Il dramma umanitario in corso in Siria è gravissimo e le immagini dei bambini uccisi ci lasciano annichiliti ma occorre dire con chiarezza che un intervento armato esterno non farebbe altro che peggiorare la situazione. Per questo voglio esprimere nel modo più netto il nostro no ad una nuova guerra “umanitaria” in Siria che produrrebbe in scala allargata i disastri già creati in Libia.
A questa posizione, che si fonda sulla constatazione dei disastri prodotti dalla serie di guerre umanitarie scatenate dall’occidente, voglio aggiungere una sola considerazione.
E’ del tutto evidente che molti in occidente e in medio oriente hanno fatto di tutto in questi mesi affinché il conflitto in Siria arrivasse alle drammatiche dimensioni odierne. Di fronte all’emergere di una opposizione politica interna alla Siria, alcuni regimi arabi hanno giocato la carta della rivolta armata, finanziando e fornendo armi ai ribelli. L’Unione Europea e la schifosa classe dirigente che la gestisce, non ha svolto alcun ruolo positivo e alcuni mesi fa è arrivata addirittura ad aprire la possibilità per i singoli paesi di vendere armi in Siria. L’Unione Europea – Francia in testa - hanno contribuito non poco a peggiorare la situazione.

In tutto questo l’Onu non ha svolto alcun ruolo e le diverse potenze hanno in modi diversi favorito una delle parti in lotta sul piano militare. Che adesso, chi ha fomentato, foraggiato o semplicemente non fatto nulla per impedire che il conflitto deflagrasse, si erga a giudice e a garante della umanitarietà della situazione è moralmente vergognoso e politicamente criminale.
L’unica strada da seguire è quella di un intervento dell’Onu in funzione di pacificazione, di apertura di dialogo, di ricerca di una tregua. Non ne esistono altre.

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