L'eventuale aumento dell'imposta peserà
maggiormente sulle retribuzioni più basse. A parità di reddito, inoltre,
i nuclei famigliari più numerosi saranno più penalizzati
Con l'aumento dell'Iva le famiglie
meno abbienti saranno quelle piu' penalizzate. Lo sostiene il
centro studi della Cgia di Mestre secondo il quale nonostante in
termini assoluti saranno i percettori di redditi elevati a
subire l'aggravio di imposta più pesante la situazione si
trasforma completamente se si confronta, l'incidenza percentuale
dell'aumento dell'Iva sullo stipendio netto annuo di un capo
famiglia.
rainews24.it
L'eventuale aumento dell'imposta peserà maggiormente sulle
retribuzioni più basse e meno su quelle più elevate. A parità di
reddito, inoltre, i nuclei famigliari più numerosi subiranno gli
aggravi maggiori.
"Bisogna assolutamente trovare la copertura per evitare questo
aumento - esordisce Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia di
Mestre - non si possono penalizzare le famiglie ed in particolar
modo quelle più in difficoltà. Nel 2012 la propensione al
risparmio è scesa ai minimi storici. Se dal primo ottobre
l'aliquota ordinaria del 21% salirà di un punto, subiremo un
ulteriore contrazione dei consumi che peggiorerà ulteriormente
il quadro economico generale. E' vero che l'incremento dell'Iva
costa 4,2 miliardi di euro all'anno, ma questi soldi vanno
assolutamente trovati per non fiaccare la disponibilità
economica delle famiglie e per non penalizzare ulteriormente la
domanda interna".
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venerdì 30 agosto 2013
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