lunedì 26 agosto 2013

Per non dimenticare. Mario "Mariano" Lupo

25 agosto 1972
A Parma, militanti missini uccidono a coltellate Mariano Lupo, ventenne iscritto a Lotta continua, presso il cinema Roma dove egli era accorso per difendere la sua ragazza, Gabriella, minacciata da un gruppo di militanti di destra. Saranno inquisiti Edgardo Bonazzi, Andrea Ringozzi, Pier Luigi Ferrari e il consigliere comunale del Msi-Dn Luigi Saporito.

Fonte: http://www.fondazionecipriani.it/
 
27 agosto 1972
A Parma, si svolgono con migliaia di persone e bandiere rosse i funerali di Mariano Lupo, la cui salma è stata esposta nell'aula consiliare del Municipio. Ma ci sono polemiche nella sinistra. "L'Unità" non ha scritto che Mariano Lupo era un militante di Lotta continua e la giunta di sinistra ha fatto defiggere uno striscione di quella organizzazione che denunciava l'uccisione. I tre sindacati provinciali dei metalmeccanici, invece, emettono una nota congiunta nella quale affermano che, a fronte della violenza di destra, finora "si è fatto poco, e quel poco si è fatto male. Non si è mai organizzata una risposta di massa efficace, non si sono colpite le radici del fenomeno".
6 settembre 1972
A Ferrara, è arrestato Pier Luigi Ferrari, militante di destra, indiziato di aver partecipato all'aggressione a Mariano Lupo.
27 novembre 1972
A Parma, i due militanti di destra arrestati per l'assassinio di Mariano Lupo, Ettore Croci e Angelo Tommaselli, sono scarcerati con la motivazione che hanno subito minacce e il carcere non è sicuro per la loro incolumità.
14 maggio 1975
Ad Ancona, inizia il processo per l'uccisione di Mario Lupo a carico dei neofascisti Bonazzi, Ringozzi e Saporito. Il processo, che doveva iniziare nel gennaio 1974, era stato rinviato per il ricorso in Cassazione dei difensori degli imputati.
21 maggio 1975
Ad Ancona, al processo per l'uccisione di Mario Lupo, il teste Zefferino Ghirarduzzi dichiara di aver avuto minacce da parte dei neofascisti allo scopo di farlo desistere dalla testimonianza e di essere stato oggetto anch'egli di un'aggressione a Parma, un mese prima della morte di Lupo, cui avrebbe partecipato lo stesso imputato Bonazzi, dalla quale egli dice di essere scampato fuggendo e rifugiandosi in un negozio.
30 luglio 1975
Ad Ancona, termina il processo in Corte d'assise per la uccisione di Mario Lupo, con la condanna dell'accoltellatore Edgardo Bonazzi a 11 anni di reclusione per omicidio preterintenzionale, e di Andrea Ringozzi e Luigi Saporito per concorso, rispettivamente a 6 anni e 10 mesi e a 4 anni e 5 mesi. E' invece assolto per insufficienza di prove, Luigi Ferrari. All'uscita dall'udienza, scoppiano tafferugli fra neofascisti e militanti di sinistra, nei quali rimangono contusi fra gli altri, un corrispondente del "Corriere adriatico" e uno del "Quotidiano dei lavoratori" .
3 giugno 1976
Ad Ancona, alla riapertura del processo in secondo grado per l'uccisione di Mario Lupo nell'agosto 1972, la difesa di Bonazzi, Ringozzi e Saporito (condannati rispettivamente a 11 anni, 6 anni e 10 mesi, 4 anni e 5 mesi in primo grado) avanza la 'legittima suspicione'.
Non sono state reperite informazioni successive.
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