venerdì 1 febbraio 2013

Acqua all'arsenico, valanga di ricorsi in arrivo contro le bollette di Talete


Sul tavolo della Confconsumatori già cinquecento richieste pronte a partire

ilmessaggero.it VITERBO - Acqua all’arsenico: è in arrivo una valanga di ricorsi dopo la sentenza del Giudice di Pace di Civita Castellana che ha condannato la Talete a rimborsare il canone dell’acqua, poiché non è potabile. Ma la società che ha in gestione il servizio idrico frena. «Prendiamo atto della sentenza, e stiamo valutando di fare appello - dice il presidente Marco Fedele - poiché occorre evidenziare che contrasta con una precedente sentenza del Giudice di Pace di Ronciglione e con un’altra del Tar Lazio. La sentenza di Civita ha solo stabilito un indennizzo forfettario di cinquanta euro per il periodo contestato».

Le associazioni dei consumatori vanno avanti ancora più convinte: «Sulle nostre scrivanie - annuncia Antonio Nobili, presidente della Confconsumatori di Viterbo - sono pronte 500 domande. Stiamo ricevendo richieste da tutta la provincia per istruirne altre. Il Giudice di Pace civitonico ha confermato la nostra tesi, che è quella che in assenza di potabilità le somme da pagare vanno riviste così come le tariffe maggiorate per i consumi».
Positivo anche il commento del Comitato Acqua Potabile: «È stato confermato il diritto all’acqua potabile a coronamento della grande iniziativa che cittadini singoli e associazioni hanno preteso con forza e determinazionei». Intanto, un altro punto di erogazione gratuito di acqua potabile sarà installata nelle vicinanze della scuola elementare di San Lorenzo Nuovo. Lo ha annunciato il sindaco, Anna Maria Zannoni. Ma per i Verdi non servono fontanelle: «Va erogata l’acqua da bere dai rubinetti. Questa vicenda è assurda», dichiara Nando Bonessio di Rivoluzione Civile.


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