lunedì 25 febbraio 2013

2014, anno europeo per la conciliazione famiglia lavoro

Adottato dal Parlamento Europea la dichiarazione scritta nr. 32 per designare il 2014 l'Anno europeo 2014 della conciliazione della vita professionale e familiare.

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Il 2014 sarà l’anno europeo per la conciliazione famiglia-lavoro. Le politiche per la conciliazione si ripropongono di fornire strumenti che, rendendo compatibili sfera lavorativa e sfera familiare, consentano a ciascun individuo di vivere al meglio i molteplici ruoli che gioca all’interno di società complesse.
Politiche che riguardano tutti: uomini, donne e organizzazioni, toccano la sfera privata, ma anche quella pubblica, politica e sociale e hanno un impatto evidente sul riequilibrio dei carichi di cura all’interno della coppia, sull’organizzazione del lavoro e dei tempi delle città nonché sul coordinamento dei servizi di interesse pubblico.
In Italia la normativa cardine in materia è rappresentata dalla legge 8 marzo 2000, n. 53 che, oltre a introdurre i congedi parentali, favorendo un maggior coinvolgimento dei padri nella cura dei figli, ha focalizzato l’attenzione delle regioni e degli enti locali sull’importanza di riorganizzare i tempi delle città ed ha promosso, tramite l’art. 9, la sperimentazione di azioni positive per la conciliazione sul luogo di lavoro, sensibilizzando in tal senso aziende e parti sociali.
In occasione dell’anno europeo della conciliazione, il 7 febbraio scorso, il Parlamento Europeo ha adottato la dichiarazione scritta n. 32 in cui si chiede la designazione del 2014 come Anno europeo per la conciliazione tra la vita lavorativa e la vita familiare. Una dichiarazione firmata da più di 388 parlamentari.

Un particolare riconoscimento viene attribuito da Coface ( Confederazione delle organizzazioni familiari dell’Unione europea), alle eurodeputate Marian Harkin (Irlanda), Jutta Steinruck (Germania), Roberta Angelilli (Italia) e Elisabeth Morin Chartier (Francia) per aver creduto e sostenuto fin da subito questa iniziativa.
Le 5 buone ragioni dell’importanza oggi di conciliare vita e lavoro sono indicate nella dichiarazione scritta Nr. 32., e sono:
  1. Fare una differenza nella qualità della vita di ciascuno di noi, anche e soprattutto per i disabili, gli anziani e i loro familiari assistenti;
  2. Nelle pari opportunità, passare dalla teoria alla pratica;
  3. Lavoratori più motivati e produttivi;
  4. Prevenire la povertà;
  5. Avere un impatto positivo sul benessere dei bambini.
L’Anno europeo della conciliazione lavoro e vita familiare dovrebbe cercare di raggiungere i seguenti obiettivi:
• aumentare la consapevolezza delle politiche di conciliazione in Europa e negli Stati membri;
• sollecitare gli sforzi e ottenere un nuovo impegno politico per rispondere agli attuali problemi che interessano le famiglie, problemi in particolare connessi alla crisi economica e sociale;
• catalizzare l’attenzione e diffondere buone pratiche relative alle politiche di conciliazione vita privata-lavoro fra gli Stati membri;
• promuovere politiche family friendly e la loro conseguente implementazione.
Tra gli obiettivi dell’Anno europeo per la conciliazione c’è anche quello di contribuire alla Strategia UE 2020, che mira a sottrarre almeno 20 milioni di persone dalla povertà e dall’esclusione sociale e, quindi, a rispondere alle domande connesse alla povertà infantile o della famiglia; e a portare al 75% il tasso di occupazione delle donne e degli uomini di età compresa tra 20-64, che implica l’approvazione proprio di politiche di conciliazione, in modo da rilanciare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro, rafforzare l’uguaglianza di genere e contribuire a rispondere alle sfide demografiche.
Significativa l’immagine scelta per la campagna: una famiglia di pinguini dove, per natura, quando nasce un piccolo, i compiti di cura sono affidati al padre mentre la madre va in cerca di cibo.
Speriamo che tutto ciò si traduca in azioni concrete e tangbili.

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