martedì 26 febbraio 2013

Val Susa a 5 Stelle, ora il partito No-Tav assedia Torino

Alberto Perino e Beppe Grillo
Val Susa a 5 stelle: «Avremo percentuali bulgare», aveva avvertito il portavoce No-Tav Alberto Perino, e così è stato. I grillini sono saldamente il primo partito in tutta la valle minacciata dalla Torino-Lione. Il record spetta a Venaus, paese simbolo della storica “resistenza” del 2005: Grillo rimedia addirittura il 58,1% dei voti, nonostante l’8,8 raccolto dal sindaco Nilo Durbiano, capolista al Senato per “Rivoluzione civile”. Va al “Movimento 5 Stelle” anche Avigliana (37,8%), capoluogo produttivo della valle e città natale di Piero Fassino, oltre che dell’ex sindaco Carla Mattioli, espulsa dal Pd per la sua posizione No-Tav e ora candidata alla Camera con Vendola. A gonfie vele anche Bussoleno, altro centro della protesta contro la Torino-Lione, dove Grillo raccoglie il 46,3% e spedisce a Roma, in carrozza, il neo-senatore Marco Scibona. Sempre a Bussoleno, dove Rifondazione è sempre stata fortemente radicata, Ingroia “supera lo sbarramento” raccogliendo il 4,6% dei voti, nonostante la mancata candidatura di Nicoletta Dosio, storica attivista No-Tav.
Si “arrendono” a Grillo anche i Comuni più coinvolti dalle recenti manifestazioni contro la Torino-Lione: Chiomonte è “5 Stelle” col 37,5%, Giaglione raggiunge il 44%, Exilles addirittura il 53,2%. Sopra il 50% anche Mattie, il paese dei due giovani arrestati a febbraio per la violazione delle reti del cantiere di Chiomonte. Campane a morto per la stessa Gemma Amprimo, sindaco Pdl di Susa, uno dei pochissimi amministratori locali pro-Tav nonostante il progetto-monstre della futura, improbabile “stazione internazionale”: persino il capoluogo storico della valle, tradizionalmente moderato, cede il passo a Grillo, primo partito col 42,7%. Tutta la valle di Susa è “5 Stelle”, spesso con percentuali superiori al 40%: sfiorano il 50% Meana di Susa, Mompantero, Chianocco, Bruzolo, Villarfocchiardo e Sant’Ambrogio, mentre lo superano Vaie, San Didero e addirittura San Giorio, tradizionale “feudo rosso”, dove ora Grillo riscuote il 51,5% dei consensi.

L’assedio grillino si estende all’imbocco della valle: Almese, Rosta, Buttigliera, Pianezza, Villarbasse. Risultati clamorosi ad Alpignano, città dell’hinterland torinese alle porte della val Susa e tradizionale roccaforte dellasinistra: anche gli alpignanesi scelgono Grillo (32,7%) così come Rivalta (36,1), l’altra città della cintura torinese che, meno di un anno fa, alle comunali, umiliò centrodestra e centrosinistra premiando l’outsider No-Tav Mauro Marinari. Sorprese anche nella vicina val Sangone, ormai completamente “grillina”, da Bruino a Coazze: il “Movimento 5 Stelle” è primo partito a Giaveno superando il 32%, nonostante la prima cittadina Daniela Ruffino fosse candidata al Senato per il Pdl, mentre a Valgioie – il cui sindaco è Osvaldo Napoli, negli ultimi anni vicecapogruppo del Pdl alla Camera – lo “tsunami” grillino raggiunge addirittura il 41,8%. Caselle, Venaria Reale, Chieri, Carmagnola: la stessa metropoli torinese – dove Grillo è al secondo posto, davanti a Berlusconi – è ormai “circondata”: il “Movimento 5 Stelle” conquista addirittura Nichelino, tallona il centrosinistra a Grugliasco e Collegno, l’ex “Stalingrado” piemontese, e sfiora il primato – per un soffio – anche nei principali centri del Torinese, da Rivoli a Moncalieri. I pifferai della Torino-Lione sono avvertiti: il “partito” No-Tav ormai è maggioranza.

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