Mobilitazione e raccolte di firme al San Filippo Neri, all'Eastman e al Cto. Nuova bufera sulla Polverini per il caso Idi e i nuovi appalti milionari.
repubblica.it di ANNA RITA CILLIS La partita si ferma per qualche ora, giusto il tempo di capire cosa uscirà dall’incontro in programma stamattina al ministero dell’Economia tra Enrico Bondi e i vertici degli ospedali pubblici. I riflettori, sono ora puntati tutti sul vertice al quale il commissario, nominato dal governo per risanare i conti in rosso della sanità regionale, dovrebbe arrivare con un piano dettagliato. Il piano di riassetto della sanità laziale.Da sciogliere ci sono diversi nodi: il numero dei posti letto che realmente verranno cancellati in diversi nosocomi e le strutture da chiudere per poi trasformarle in altro. Un valzer di numeri e ipotesi che si è susseguito per settimane e che, oggi, forse, potrebbe concludersi con dettagli nuovi, inediti.
Ma le proteste non si fermano: le raccolte firme per le petizioni all’Eastman come al San Filippo Neri e a Cto vanno avanti. Le occupazioni, anche. Intanto, in agenda, il commissario ad acta ha già segnato per questa settimana molti incontri: domani sarà la volta delle strutture private, poi nei prossimi giorni, di nuovo di quelle religiose classificate.
Mobilitazione in corsia
E da oggi partirà, nelle altre provincie, la mobilitazione di Cgil, Cisl e Uil i "tagli con l’accetta" e le "ingiustificate chiusure di ospedali". Per i confederali, difatti, "il commissario Bondi ci consegna una sanità malata. Le conseguenze delle sue scelte sono davanti agli occhi di tutti: una forte disoccupazione, una grave contrazione dei servizi, un aumento dei costi. Tutto ciò si tradurrà in un vero e proprio disastro per la salute delle persone e per il sistema economico e sociale". Una mobilitazione che si concluderà giovedì 20 con una fiaccolata sotto il ministero dell’Economia, in via XX settembre.
Timori al San Filippo Neri
E non si fermano i lavoratori dell’ospedale di Trionfale, in mobilitazione da giorni contro il ridimensionamento della struttura paventato da Bondi e che ieri hanno incontrato il presidente dell’ordine dei medici Roberto Lala. Il loro è un no deciso alla chiusura di due reparti d’eccellenza: cardiochirurgia e neurochirurgia oltre al taglio di un centinaio di posti letto. Un attacco "quello che è stato fatto contro il San Filippo Neri" per Lala "non solo ai lavoratori ma soprattutto alla salute pubblica e non si capiscono i criteri che hanno ispirato il commissario".
Il caso Idi-San Carlo di Nancy
Mentre non si ferma l’eco delle polemiche dopo l’ipotesi della governatrice uscente Renata Polverini di "acquisire il Gruppo Idi" resta comunque a appesa a un filo la sorte dei lavoratori. Nei prossimi giorni potrebbero essere ritirate numerose attrezzature già pignorate, mettendo ancora più in difficoltà medici e precari della struttura. Mentre i sindacati chiedono il commissariamento della congregazione dei figli dell’Immacolata, proprietaria del gruppo sanitario, finita in una bufera giudiziaria con sette indagati e un buco che potrebbe superare i 500 milioni di euro.
Nuova bufera sulla Polverini
Un esposto alla Corte dei conti per bloccare i presunti maxiappalti concessi dalla Polverini, nonostante le sue dimissioni. A denunciarlo è il Pd romano per il quale "è chiaro, ora, perché la Polverini non voleva votare: perché continua, nonostante sia dimissionaria, a concedere appalti milionari, incurante del fatto che da dimissionaria dovrebbe svolgere solo i compiti di ordinaria amministrazione - dicono il segretario Marco Miccoli e il consigliere Giulio Pelonzi - Abbiamo scoperto che la Polverini ha affidato gare e appalti per la ristorazione e il trasporto nella sanità per 266 milioni di euro, appalti che, per legge, sarebbero dovuti essere gestiti dalla futura giunta. Per questo presenteremo un esposto alla Corte dei conti".
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