martedì 18 dicembre 2012

Arrivano election day e taglio delle firme per le liste


Election day con Lombardia e Molise (e, si auspica, anche il Lazio). Taglio delle firme necessarie per la presentazione delle liste e dei candidati. Dopo l'appello del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, il Governo approva il decreto legge in vista delle elezioni politiche del 2013. La data (quelle in ballo sono il 17-18 o il 24-25 febbraio) verra' fissata successivamente, dopo che il presidente della Repubblica avra' sciolto le Camere.

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Arrivano election day e taglio delle firme per le listeNei giorni scorsi da tante forze politiche non rappresentate in Parlamento - il Movimento 5 Stelle di Grillo in testa - si erano levate proteste per l'alto numero di firme da raccogliere (120mila) in poco tempo - e con le festivita' di mezzo - a causa della fine accelerata della legislatura. E Napolitano giovedi' scorso aveva inviato una lettera a Monti per sollecitare "l'urgente adozione delle disposizioni necessarie per un rapido espletamento degli adempimenti di competenza degli uffici amministrativi e al fine di agevolare le forze politiche nella raccolta delle firme per il deposito dei simboli e delle candidature". Monti ha quindi convocato oggi il Consiglio dei ministri e la titolare dell'Interno, Annamaria Cancellieri, ha portato una bozza con i possibili interventi di adottare. C'e' stato un confronto ed e' stato adottato un testo che prevede uno 'sconto' di oltre la meta' delle firme da raccogliere per chi - come appunto l'M5S o Sel di Nichi Vendola - non e' attualmente rappresentato in Parlamento. A questa riduzione si aggiunge un ulteriore 60% in meno per i partiti che - alla data di entrata in vigore del decreto - sono costituiti in gruppo parlamentare almeno in una delle Camere.

E' il caso dell'Udc di Pier Ferdinando Casini, che quindi si vede riconoscere un consistente taglio delle sottoscrizioni da raccogliere. Il decreto prevede anche l'inefficacia delle cause di ineleggibilita' per sindaci e presidenti delle Province "se rassegnano le dimissioni nei sette giorni successivi alla data del decreto di scioglimento delle Camere. Potranno votare per corrispondenza dall'estero alcune categorie come i militari in missione, professori e ricercatori, dipendenti di amministrazioni dello Stato che si trovano temporaneamente fuori dall'Italia.

Nell'ottica del "necessario contenimento della spesa e del rispetto del principio dell'election day", il Consiglio dei ministri ha stabilito che le regionali in Lombardia e Molise si svolgano insieme alle politiche. Per quanto riguarda il Lazio si auspica la riconsiderazione della data del voto per adeguarla a quella delle politiche.

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