lunedì 17 dicembre 2012

Imu, è arrivata la scadenza. Incassi per 23 miliardi di euro

In alcuni casi il saldo è addirittura il doppio dell'acconto

rainews24.it Appuntamento in cassa per l'Imu, che scade il 17 dicembre. Il saldo della tassa sulla casa dovrebbe portare un gettito di circa 15 miliardi di euro, che sommati ai 9 pagati a giugno in acconto porterebbero l'incasso a 23-24 miliardi di euro, un pò più rispetto ai 21 che erano stati stimati nel Salva-Italia.
Per il saldo dell'imposta si arriverà in alcuni casi a pagare anche il doppio rispetto all'acconto e "tre italiani su cinque sono ricorsi ai risparmi realizzati negli scorsi anni per pagare l'imposta sulla prima casa", rileva la Confedilizia.

Secondo i calcoli della Cgil, invece, tra l'Imu e i rincari delle bollette, la spesa per la casa supera ormai il 31% del budget delle famiglie e per 3 milioni di nuclei supera addirittura il 40% del reddito disponibile creando "seri disagi".
Le associazioni dei proprietari riunite nel Coordinamento Unitario (Arpe-Federproprietà, Confappi, Uppi) in uno studio elaborato con Eures calcolano per l'Imu un gettito complessivo di 23,4 miliardi e una spesa media a famiglia di 1.216 euro, a fronte dei 437 del 2011, con un aggravio di costi dunque pari a circa 780 euro.
Si preannuncia dunque  una giornata impegnativa alle banche, agli uffici postali e ai Centri di Assistenza Fiscale. Chi per qualsiasi motivo non riuscisse a saldare l'Imu potrà comunque pagare la tassa sugli immobili nei giorni successivi con una mini-sanzione. Il cosiddetto ravvedimento operoso fa si' che la multa per il ritardo sia pari allo 0,2% per ogni giorno che passa per i primi 14 giorni; dal 15/o giorno di ritardo fino al 30/o la sanzione è del 3%. A questo si dovranno aggiungere gli interessi legali per il ritardo (il tasso annuale in questo caso è del 2,5%). Con sanzioni leggermente più salate si può pagare con il ravvedimento anche oltre a un mese dopo.

Confedilizia, la confederazione dei proprietari di casa, evidenzia che molti per pagare l'Imu dovranno dar fondo ai risparmi. "Per le case affittate è la generalità dei proprietari che è ricorsa ai risparmi passati, dato l'azzeramento dei redditi da locazione e dal mancato pagamento dei canoni a causa della crisi", dichiara il presidente Corrado Sforza Fogliani.

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