Protesta del leader radicale per l'amnistia e il diritto di voto ai detenuti.
Marco Pannella deve ricominciare a bere o, quantomeno, consentire ai medici di iniziare una terapia reidratante per via endovenosa. Lo spiega il professore Claudio Santini del collegio medico che segue le condizioni del leader radicale, nell'ultimo bollettino medico. Pannella è giunto al sesto giorno di digiuno totale per cibi solidi e liquidi ed è stato sottoposto stamattina a nuovi accertamenti.Il leader dei radicali ha iniziato lo sciopero della fame, e dai sei giorni anche quello della sete, per ottenere l'amnistia e il diritto di voto per i detenuti.
Persistendo il rifiuto ad ottemperare alla prescrizione della idratazione, si conferma ovviamente l'elevato grado di rischio di compromissione della funzionalita' renale e di complicanze cardio-circolatorie e si ribadisce il pressante consiglio quantomeno a consentire l'inizio di una terapia reidratante per via endovenosa", dice il il professor Claudio Santini. Pannella, "durante la notte ha accusato dolore in regione toracica, della durata di qualche minuto, regredito spontaneamente; nell'ipotesi di un'origine cardiaca ha effettuato un elettrocardiogramma e gli enzimi miocardici, che non si sono comunque alterati. Stamattina il peso e' di 74 kg, la diuresi e' stata di300 cc. nella giornata di ieri; la pressione arteriosa e' di 100/70 mmHg con frequenza cardiaca di 64 battiti al minuto. Gli esami ematochimici sono sostanzialmente invariati rispetto a quelli di ieri sera (creatinina 1.6, azotemia 105 mg/dl, sodiemia 148 mEq/l, presenza di corpi chetonici e proteine nelle urine). Data l'ipotensione, e' stato necessario modificare la terapia medica sospendendo alcuni farmaci cardiologici".
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