Come funziona giuridicamente l’emissione monetaria nella nostra Europa? E’ molto semplice.
Il sistema europeo delle banche centrali (SEBC), con al vertice BCE, detiene la sovranità monetaria: “3.1.
Conformemente all’articolo 127, paragrafo 2, del trattato sul
funzionamento dell’Unione europea, i compiti fondamentali assolti
tramite il SEBC sono: -definire e attuare la politica monetaria
dell’Unione”
Le banche centrali che compongono il
SEBC sono a loro volta composte dalle banche commerciali private più
importanti, le quali votando nel board determinano le politiche
monetarie UE. La banca centrale europea e’ indipendente dalle nazioni
dalle quali, in base ai Trattati, non può avere neppure consigli, ma
dipende interamente dalle decisioni delle banche commerciali private.
Ma proseguiamo nella lettura delle norme.
“Conformemente all’articolo 128,
paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il
consiglio direttivo ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione
di banconote in euro all’interno dell’Unione. La BCE e le banche
centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla
BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote
aventi corso legale nell’Unione”
In merito agli obiettivi delle politiche monetarie nel Trattato di Lisbona si legge: “Conformemente
agli articoli 127, paragrafo 1 e 282, paragrafo 2, del trattato sul
funzionamento dell’Unione europea, l’obiettivo principale del SEBC è il
mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l’obiettivo della
stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali
dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi
dell’Unione definiti nell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea.
Il SEBC agisce in conformità del principio di un’economia di mercato
aperta e in libera concorrenza, favorendo un’efficace allocazione delle
risorse, e rispettando i principi di cui all’articolo 119 del trattato
sul funzionamento dell’Unione europea”
Ora dunque e’ BCE che decide la
quantità di moneta da immettere in circolazione, a propria totale ed
insindacabile discrezione, avendo come obiettivo unicamente il controllo
dei prezzi e dell’inflazione (dunque non già la piena occupazione ma questa e’ altra storia).
Ciò che davvero conta e’ che l’emissione monetaria non può avvenire in favore delle singole nazioni in quanto: “E’
vietata la concessione di scoperti di conto o di qualsiasi altra forma
di facilitazione creditizia, da parte della BCE o da parte delle banche
centrali agli Stati Membri, a istituzioni o organi della Comunità, alle
amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti
pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche
degli stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di
titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali”.
In sostanza tutta la moneta
emessa nell’Unione Europe e’ ad appannaggio esclusivo delle banche
commerciali e costituisce nella sua totalità una “moneta privata-debito”.
Le nazioni si finanziano unicamente emettendo obbligazioni sui mercati
dove le banche commerciali, spesso proprio quelle che votano le
decisioni di BCE, ricomprano il debito con enormi profitti.
Viene da se che, a qualsiasi persona in
buona fede o sana di mente, questo sistema apparirà immediatamente
demenziale posto che e’ chiaro che appunto, essendo tutta la moneta
circolante un debito, lo stesso non sarà mai estinguibile e gonfierà
anno dopo anno proprio il debito pubblico delle nazioni. Il debito
aumenterà in misura direttamente proporzionale alla quantità di moneta
emessa nel sistema, solo l’esproprio del risparmio privato potrebbe
consentire saltuarie discese (non saranno mica le privatizzazioni?)
Ora, se la scusa di tutto questo
e’ il controllo dell’inflazione, come codificato nei Trattati, occorre
fare una riflessione semplicissima (peraltro un’inflazione bassa a chi conviene se non a coloro i quali commerciano unicamente moneta e prodotti finanziari?).
Sulla base dei dati economici diffusi
l’Italia e’ in deflazione. Ovvero va verso un tasso d’inflazione
negativo (già presente in alcune città). Orbene, se l’obiettivo
dichiarato di BCE e’ mantenere l’inflazione intorno al 2%, allora per
quale motivo non stampiamo, almeno adesso, moneta esente da debito
invece che imporre agli Stati politiche di austerità dal costo sociale
immane? Questo potrebbe essere fatto almeno fino a quando
l’inflazione non risalisse portando alla piena occupazione (secondo il
principio della curva di Phillips).
La risposta alla domanda suesposta e’ semplicemente questa: perché i Trattati lo vietano!
Ma non mi risulta che i Trattati UE siano leggi immutabili della fisica
e dunque bastarebbe una penna per modificarli. Nonostante ciò le
politiche demenziali di austerità proseguono.
Ma se non creiamo neppure in deflazione
denaro esente da qualsiasi debito, quando mai lo faremo? Più un’economia
e’ ricca più necessità di base monetaria per funzionare. Altrimenti
l’economia muore come un corpo senza sangue.
Signori ormai e’ chiaro. Siamo di fronte ai talebani della moneta. L’UE, per pura ideologia, uccide la popolazione europea rifiutandosi di cambiare le regole.
Le ragioni per cui ciò avviene le ho
spiegate nelle mie denunce penali (la cessione di sovranità alla
finanza) a cui rinvio, ma con questo articolo volevo unicamente narrarvi
di una nuova forma di fondamentalismo, quella dei talebani della
moneta.
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