giovedì 16 agosto 2018

I talebani della moneta

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Come funziona giuridicamente l’emissione monetaria nella nostra Europa? E’ molto semplice.
Il sistema europeo delle banche centrali (SEBC), con al vertice BCE, detiene la sovranità monetaria: “3.1. Conformemente all’articolo 127, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, i compiti fondamentali assolti tramite il SEBC sono: -definire e attuare la politica monetaria dell’Unione”
Le banche centrali che compongono il SEBC sono a loro volta composte dalle banche commerciali private più importanti, le quali votando nel board determinano le politiche monetarie UE. La banca centrale europea e’ indipendente dalle nazioni dalle quali, in base ai Trattati, non può avere neppure consigli, ma dipende interamente dalle decisioni delle banche commerciali private.
Ma proseguiamo nella lettura delle norme.
Conformemente all’articolo 128, paragrafo 1, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, il consiglio direttivo ha il diritto esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno dell’Unione. La BCE e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le banconote emesse dalla BCE e dalle banche centrali nazionali costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione”

In merito agli obiettivi delle politiche monetarie nel Trattato di Lisbona si legge: “Conformemente agli articoli 127, paragrafo 1 e 282, paragrafo 2, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea, l’obiettivo principale del SEBC è il mantenimento della stabilità dei prezzi. Fatto salvo l’obiettivo della stabilità dei prezzi, esso sostiene le politiche economiche generali dell’Unione al fine di contribuire alla realizzazione degli obiettivi dell’Unione definiti nell’articolo 3 del trattato sull’Unione europea. Il SEBC agisce in conformità del principio di un’economia di mercato aperta e in libera concorrenza, favorendo un’efficace allocazione delle risorse, e rispettando i principi di cui all’articolo 119 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea”
Ora dunque e’ BCE che decide la quantità di moneta da immettere in circolazione, a propria totale ed insindacabile discrezione, avendo come obiettivo unicamente il controllo dei prezzi e dell’inflazione (dunque non già la piena occupazione ma questa e’ altra storia).
Ciò che davvero conta e’ che l’emissione monetaria non può avvenire in favore delle singole nazioni in quanto: “E’ vietata la concessione di scoperti di conto o di qualsiasi altra forma di facilitazione creditizia, da parte della BCE o da parte delle banche centrali agli Stati Membri, a istituzioni o organi della Comunità, alle amministrazioni statali, agli enti regionali, locali o altri enti pubblici, ad altri organismi di diritto pubblico o a imprese pubbliche degli stati membri, così come l’acquisto diretto presso di essi di titoli di debito da parte della BCE o delle banche centrali nazionali”.
In sostanza tutta la moneta emessa nell’Unione Europe e’ ad appannaggio esclusivo delle banche commerciali e costituisce nella sua totalità una “moneta privata-debito”. Le nazioni si finanziano unicamente emettendo obbligazioni sui mercati dove le banche commerciali, spesso proprio quelle che votano le decisioni di BCE, ricomprano il debito con enormi profitti.
Viene da se che, a qualsiasi persona in buona fede o sana di mente, questo sistema apparirà immediatamente demenziale posto che e’ chiaro che appunto, essendo tutta la moneta circolante un debito, lo stesso non sarà mai estinguibile e gonfierà anno dopo anno proprio il debito pubblico delle nazioni. Il debito aumenterà in misura direttamente proporzionale alla quantità di moneta emessa nel sistema, solo l’esproprio del risparmio privato potrebbe consentire saltuarie discese (non saranno mica le privatizzazioni?)
Ora, se la scusa di tutto questo e’ il controllo dell’inflazione, come codificato nei Trattati, occorre fare una riflessione semplicissima (peraltro un’inflazione bassa a chi conviene se non a coloro i quali commerciano unicamente moneta e prodotti finanziari?).
Sulla base dei dati economici diffusi l’Italia e’ in deflazione. Ovvero va verso un tasso d’inflazione negativo (già presente in alcune città). Orbene, se l’obiettivo dichiarato di BCE e’ mantenere l’inflazione intorno al 2%, allora per quale motivo non stampiamo, almeno adesso, moneta esente da debito invece che imporre agli Stati politiche di austerità dal costo sociale immane? Questo potrebbe essere fatto almeno fino a quando l’inflazione non risalisse portando alla piena occupazione (secondo il principio della curva di Phillips).
La risposta alla domanda suesposta e’ semplicemente questa: perché i Trattati lo vietano! Ma non mi risulta che i Trattati UE siano leggi immutabili della fisica e dunque bastarebbe una penna per modificarli. Nonostante ciò le politiche demenziali di austerità proseguono.
Ma se non creiamo neppure in deflazione denaro esente da qualsiasi debito, quando mai lo faremo? Più un’economia e’ ricca più necessità di base monetaria per funzionare. Altrimenti l’economia muore come un corpo senza sangue.
Signori ormai e’ chiaro. Siamo di fronte ai talebani della moneta. L’UE, per pura ideologia, uccide la popolazione europea rifiutandosi di cambiare le regole.
Le ragioni per cui ciò avviene le ho spiegate nelle mie denunce penali (la cessione di sovranità alla finanza) a cui rinvio, ma con questo articolo volevo unicamente narrarvi di una nuova forma di fondamentalismo, quella dei talebani della moneta.
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