Cari amici,
altra tegola per Deutsche Bank. Moody’s ha deciso di downgrare il debito di Deutsche Bank, da Baa2 a Baa3, portando a cascata ad una riclassificazione di tutto il debito emesso dall’istituto di credito. Questo condurrà ad una modifica della quotazione dei titoli di debito ed un aumento del costo di finanziamento per la banca.
Moody’s giustifica questa scelta con la modifica legislativa tedesca sul regime di insolvenza bancaria: dato che, con una mossa astuta, neppure più i debiti Senior sono garantiti, ma possono partecipare al Bail In in modo selettivo, per cui bisogna riclassificarli da “Senior” a “Junior Senior”. Questo cambio normativo è significativo della mentalità tedesca: per una volontà di carattere ideologico, non logico, si preferisce mettere in difficoltà gli istituti di credito piuttosto che darne garanzia pubblica. Una visione coerente con Hayek, secondo cui le banche dovrebbero fallire esattamente come tutte le altre società, ma che sicuramente non vedrebbe d’accordo molti economisti europei e molti governatori di banche centrali.
A dir la verità le autorità finanziarie tedesche hanno deciso di lasciare lo spazio ad una bella dose di arbitrarietà, lasciando la possibilità di escludere da un eventuale Bail In, che obbligherebbe la conversione del debito in capitale, alcune categorie di debito junior: insomma, in generale, si sta creando una certa confusione, ed usiamo un eufemismo, relativamente al Bail In a cosa ci va dentro a cosa resta escluso. Lasciare un livello di libertà di scelta alle autorità significa che, a priori, gli investitori non conosceranno il rischio del debito che acquistano e quindi chiederanno la remunerazione più elevata.
Non era meglio un quadro normativo chiaro e semplice che dicesse chiaramente i casi di intervento delle autorità monetarie? Evidentemente, per qualcuno, no …
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