http://contropiano.org
Ora
diventa tutto molto più chiaro. Il presidente del Venezuela
bolivariano, Nicolas Maduro, è uscito illeso da un attentato portato con
ordigni esplosivi montati su droni.
L’attacco
è avvenuto a Caracas, durante una parata militare sull’Avenida Bolìvar,
per l’anniversario della formazione della Guardia Nazionale.
L’esplosione degli ordigni ha provocato sette feriti.
Tutto è avvenuto in diretta tv, mentre Maduro stava parlando.
Immediata
anche l’identificazione dei mandanti: Stati Uniti e il loro più saldo
braccio latinoamericano, la Colombia. “Oggi hanno cercato di uccidermi –
ha detto lo stesso Maduro pochi minuti dopo – non ho dubbi che dietro
l’attentato ci sia il nome di Juan Manuel Santos”, ovvero il presidente
del paese confinante. Nei giorni scorsi il presidente colombiano Santos,
ormai a fine mandato, visto che dopodomani lascerà la carica a Ivan
Duque, aveva parlato della «fine di Maduro, il finale del regime». O è
un profeta, oppure un complice-mandante dell’attacco…
Il ministro delle comunicazioni, Dominguez, il
ministro ha precisato che “sono stati abbattuti alcuni droni carichi di
esplosivo”, a conferma di un attacco che voleva essere in grande stile
ma senza grande uso di uomini.
“Nel
momento in cui una sfilata militare stava concludendosi sull’Avenida
Bolivar di Caracas – ha spiegato il ministro – esattamente alle 17.41,
si sono udite alcune esplosioni che si è potuto verificare riguardavano
artefatti volanti di tipo drone che contenevano cariche esplosive e che
sono esplosi vicino al palco presidenziale ed in alcune zone
residenziali”.
Lo
stesso Maduro ha fatto poi un discorso alla nazione attribuendo il
fallito attentato all’estrema destra venezuelana in collaborazione con
“cospiratori” a Bogotà e Miami. Con qualche ironia, visto che i
mandanti e finanziatori dell’attacco si trovano a Miami, il presidente
venezuelano si è augurato che Donald Trump sia “disposto a combattere i
gruppi terroristici che cercano di commettere assassinio o un attacco
contro i paesi pacifici come il Venezuela”.
Del
resto, “qui sulla terra mi proteggono il popolo e le Forze Armate
Bolivariane, e per questo sto in piedi, vivo e vittorioso, vivo per
continuare la battaglia e il combattimento che sempre mi compete.” “Non
sono stati in grado di fare nulla con me o con noi. Continueremo il
corso di un paese che vuole lo sviluppo, la pace, la prosperità, pace e
amore”.
Alcuni
dei responsabili materiali dell’attacco sarebbero già stati catturati,
come confermato dallo stesso Maduro nel primo discorso alla nazione
tenuto dopo l’attentato.
E’
arrivata anche una rivendicazione via tweet, da parte di un gruppo
sconosciuto che si autodefinisce ‘Soldati in T-shirt’, a voler far
credere che nell’esercito ci siano elementi disposti a fare da esecutori
di azioni decise altrove.
L’agenzia
Ap, che riporta la notizia, sottolinea che non è stato possibile
verificare in modo indipendente l’autenticità del messaggio.A quanto
pare, ciò che resta della cosiddetta “opposizione democratica”, tanto
supportata dai media occidentali di tutte le tendenze (sia reazionarie
che liberal), dopo esser stata spazzata via dalle ultime
elezioni (dove si è clamorosamente spaccata tra oppositori pacifici e
canaglia golpista), si è ridotta ormai al terrorismo puro e semplice.
Sempre finanziato dai nemici storici della Rivoluzione Bolivariana,
ovviamente…
Rete per l'Autorganizzazione Popolare - http://campagnano-rap.blogspot.it
Pagine
- Home
- L'associazione - lo Statuto
- Chicche di R@P
- Campagnano info, news e proposte
- Video Consigliati
- Autoproduzione
- TRASHWARE
- Discariche & Rifiuti
- Acqua & Arsenico
- Canapa Sativa
- Raspberry pi
- Beni comuni
- post originali
- @lternative
- e-book streaming
- Economia-Finanza
- R@P-SCEC
- il 68 e il 77
- Acqua
- Decrescita Felice
- ICT
- ECDL
- Download
- हृदय योग सारस
domenica 5 agosto 2018
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento