giovedì 9 novembre 2017

Migranti. VENTISEI CONDANNE A MORTE L'ORDINE E' GIA' STATO ESEGUITO.

"Una nave trasformata in bara multipla e orrenda, approdata a Salerno. 


Silvia De Bernardinis

Risultati immagini per migranti donne salernoVentisei donne morte di migrazione, no: di divieto alla migrazione, di ostracismo alla ricerca disperata di un altrove, di muri e respingimenti, di negazione di corridoi di salvezza, di arresti, prigionie, torture e schedature, di sentenza contro l'Umanità da parte di chi col culo al caldo l'umanità non ce l'ha più, di "governo dei flussi", di "accordi con gli Stati delle sponde di partenza", di permissivismo verso chi delinque laggiù, di criminalizzazione di chi aiuta in mare volontariamente.
Ventisei donne morte ammazzate da tutto questo, dalla violenza anonima e collettiva, e per questo impunita e impunibile: un femminicidio su scala di massa, uno stupro etnico, una guerra di classe dall'alto verso il basso, un genocidio, che però non arriva agli onori della cronaca popolare presa sempre da qualche altra cosa, che non turba coscienze lungamente massaggiate, ammaestrate all'egoismo sociale, all'autismo anaffettivo, al nazismo senza armi da fuoco.
Ventisei cadaveri di donna, ventisei volte la parola 'muori' a chiosare altrettante vite già rovinate in ogni modo possibile e immaginabile.
Ma noi tiriamo dritti".


(cit.) "La paura [nei confronti dei migranti] è un sentimento profondo: il compito di una democrazia, di una cultura riformista è ascoltare quelli che hanno paura senza biasimarli. Altrimenti si crea un muro di incomunicabilità. Diffidenza e paura sono legittime, ma devono essere capite e gestite. Per questo si è scelto il governo dei flussi."
Marco Minniti, ministro dell'interno italiano

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