La legge di stabilità 2017 ha introdotto alcune importanti novità sull'età per andare in pensione , prima fra tutte le possibilità di anticipare fino a un massimo di tre anni e 7 mesi l'uscita dal mondo del lavoro, rispetto all'età prevista normalmente per la pensione di vecchiaia.
Gli interessati al nuovo meccanismo detto APE saranno i lavoratori che compiono 63 anni a partire da maggio 2017.
La norma riguarda sia i dipendenti pubblici che privati che i lavoratori autonomi.
Va fatta una premessa : attualmente per il 2017 l'età per andare in pensione e ricevere la pensione di vecchiaia è fissata a :
- 66 anni e sette mesi per gli uomini ( sia autonomi che dipendenti , pubblici e privati) e le donne che lavorano nel settore pubblico
- 65 anni e 7 mesi per le donne dipendenti del settore privato
- 66 anni e 1 mese per le donne lavoratrici autonome.
Da ricordare che alla pensione di vecchiaia hanno diritto tutti i lavoratori assicurati con la previdenza obbligatoria e che all'età stabilita abbiano un anzianità contributiva di almeno 20 anni.
Per la pensione di anzianità , invece, cui si accedeva a prescindere dall'età ma avendo un requisito contributivo piu alto, la riforma Monti- Fornero ha alzato i paletti e, definendola " pensione anticipata"a partire dal 2012 sono necessari almeno:
- 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e
- 42 anni e 10 mesi per gli uomini sia nel pubblico che nel privato con almeno 35 anni di contribuzione effettiva (questa ultima norma non vale per ex Inpdap ed Ipost ed ex FS).
Con la legge di bilancio appena approvata a partire da maggio 2017 , è stato introdotto un nuovo meccanismo per anticipare l'eta per andare in epnsione detto "APE" , anticipo pensionistico , destinato a tutti i lavoratori , con la possibilità di anticipare l'età della pensione fino ad un massimo di 3 anni e sette mesi. Data le difficoltà della finanza pubblica ovviamente si potrà però incassare un assegno ridotto rispetto a quello che si sarebbe avuto alla fine della carriera.
La pensione viene infatti pagata in anticipo grazie ad un prestito da istituti finanziari privati e controllato/ gestito dall'INPS sulla base della nuova legislazione.
Dall'assegno di pensione "regolare" viene detratta la rata di restituzione del prestito , della durata di vent'anni, e con tassi controllati sempre dallo Stato .
Il taglio della pensione dovrebbe aggirarsi intorno al 4/5% dell’importo mensile, per tutto il periodo del prestito. Si attende su questa materia un accordo tra ABI e ministero dell'Economia e il conseguente decreto ministeriale che definisca il tetto massimo dei tassi in interesse per tale prestito.
La norma specifica anche che potranno accedere i lavoratori con una pensione non inferiore a 1,4 volte la pensione minima, conteggiando il taglio per la restituzione del prestito. L'importo dell'a pensione al netto della rata del prestito, dovrà dunque essere superiore a 702,65 euro .
Avrà diritto all'APE anche chi soddisfa i requisiti tramite il cumulo contributivo, ossia la ricongiunzione non onerosa dei contributi versati a casse diverse, prevista sempre dalla legge di stabilità 2017.
L'età per la pensione nei lavori usuranti
Alle norme esposte sopra fanno eccezione i lavoratori che hanno svolto lavori detti usuranti ( miniere, cave ,alte temperature, settore vetro e dell'amianto, addetti alla catena di montaggio, lavoro per turni, lavoro notturno, conducenti mezzi pubblici, come definiti dal d.lgs 67 2011) che possono andare in pensione dal 1° gennaio 2016:- con una anzianità contributiva minima di 35 anni e una età minima pari a 61 anni e 7 mesi oppure
- con 41 anni di contributi versati , indipendentemente dall'età .
Inoltre la stessa norma ha sospeso , solo per questi lavoratori, i futuri adeguamenti al meccanismo della speranza di vita sino al 31 dicembre 2027.
L'adeguamento alla speranza di vita:cos'è?
Il meccanismo di a deguamento dalla speranza di vita era stato introdotto sempre dalla riforma Monti-Fornero del 2011, sulla base dell’evidente innalzamento della vita media della popolazione, che comporta costi sempre piu alti per il pagamento della pensione di ciascun cittadino. All'epoca si è deciso quindi che, nel corso dei prossimi anni , il momento della pensione venga progressivamente spostato in avanti sulla base delle analisi dell'ISTAT con la modifica dei requisiti anagrafici di accesso a tutte le tipologie di pensioni.Il primo adeguamento è stato nel 2013 ( pari a 3 mesi,) Un secondo adeguamento nel 2016 ha aggiunto 4 mesi all'età per la pensione e il prossimo sarà nel 2019. mentre dal 2021 viene stabilito che l’età per la pensione di vecchiaia dovrà raggiungere, almeno, i 67 anni. Dal 2019 in poi l’adeguamento avrà cadenza biennale.
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