mercoledì 8 novembre 2017

La green economy sia architrave del programma Pd.

Ritengo da tempo che il tema della Green Economy debba essere al centro dell'azione di governo e dopo aver partecipato agli Stati Generali di Rimini ne sono ancor più convinta. Negli ultimi cinque anni molte cose sono state fatte, ma l'agenda verde deve ora diventare l'architrave della visione strategica e del profilo identitario del Partito democratico, da realizzarsi attraverso azioni concrete al centro del prossimo programma elettorale.
 
Per questo mi sento di sottoscrivere le 10 proposte avanzate dalla Fondazione sviluppo sostenibile, nella consapevolezza che la loro realizzazione impone scelte politiche e di allocazione di risorse finanziarie conseguenti.
Tra i punti programmatici indicati mi soffermerei in particolare sulla necessità di fare della sfida climatica l'occasione per rinnovare il sistema energetico, rilanciando rinnovabili ed efficienza anche attraverso l'istituzione di un fondo nazionale per la transizione energetica, eventualmente alimentato anche da una carbon tax progressiva e da una graduale riallocazione dei sussidi dannosi per l'ambiente.
Fondamentale poi l'idea di puntare sull'economia circolare, superando in tal modo modelli di sviluppo basati sullo sperpero delle risorse e impegnandosi nella prevenzione sulla produzione dei rifiuti. Per perseguire questi obiettivi è necessario rafforzare la responsabilità estesa dei produttori. Ancora: bene l'attivazione di un piano nazionale per la rigenerazione urbana, supportato da strumenti economici e fiscali innovativi; i cambiamenti nella mobilità urbana, riducendo il numero di auto private attraverso una accessibilità diffusa ai mezzi condivisi e pubblici e anche ricorrendo a misure drastiche quali il divieto di immatricolazione di auto diesel e benzina al 2030.

E infine irrinunciabili l'approvazione della legge sullo stop al consumo di suolo e una riforma della fiscalità in chiave green, per accompagnare il mercato verso processi, prodotti e servizi a basse emissioni e ad alta efficienza nell'uso delle risorse, riallocando le agevolazioni dannose per l'ambiente.
Il dibattito seguito alle recenti elezioni siciliane ha reso evidente quanto la creazione di un campo ampio di centrosinistra sia la strada da percorrere subito per il Partito democratico. Sono convinta che sui temi della Green Economy e di un nuovo modello di sviluppo si possa trovare il terreno fertile di confronto con le altre forze di centrosinistra allargando la nostra capacità di dialogare al civismo e alle giovani generazioni.Il tempo dei tatticismi è finito e la strada verde è quella maestra.

Nessun commento:

Posta un commento