Per questo mi sento di sottoscrivere le 10 proposte avanzate dalla Fondazione sviluppo sostenibile, nella consapevolezza che la loro realizzazione impone scelte politiche e di allocazione di risorse finanziarie conseguenti.
Tra
i punti programmatici indicati mi soffermerei in particolare sulla
necessità di fare della sfida climatica l'occasione per rinnovare il
sistema energetico, rilanciando rinnovabili ed efficienza anche
attraverso l'istituzione di un fondo nazionale per la transizione energetica,
eventualmente alimentato anche da una carbon tax progressiva e da una
graduale riallocazione dei sussidi dannosi per l'ambiente.
Fondamentale poi l'idea di puntare sull'economia circolare,
superando in tal modo modelli di sviluppo basati sullo sperpero delle
risorse e impegnandosi nella prevenzione sulla produzione dei rifiuti.
Per perseguire questi obiettivi è necessario rafforzare la
responsabilità estesa dei produttori. Ancora: bene l'attivazione di un piano nazionale per la rigenerazione urbana, supportato da strumenti economici e fiscali innovativi; i cambiamenti nella mobilità urbana,
riducendo il numero di auto private attraverso una accessibilità
diffusa ai mezzi condivisi e pubblici e anche ricorrendo a misure
drastiche quali il divieto di immatricolazione di auto diesel e benzina
al 2030.
E infine irrinunciabili l'approvazione della legge sullo stop al consumo di suolo
e una riforma della fiscalità in chiave green, per accompagnare il
mercato verso processi, prodotti e servizi a basse emissioni e ad alta
efficienza nell'uso delle risorse, riallocando le agevolazioni dannose
per l'ambiente.
Il dibattito seguito alle recenti elezioni siciliane
ha reso evidente quanto la creazione di un campo ampio di
centrosinistra sia la strada da percorrere subito per il Partito
democratico. Sono convinta che sui temi della Green Economy e di un
nuovo modello di sviluppo si possa trovare il terreno fertile di
confronto con le altre forze di centrosinistra allargando la nostra
capacità di dialogare al civismo e alle giovani generazioni.Il tempo dei tatticismi è finito e la strada verde è quella maestra.
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