venerdì 15 aprile 2016

Previdenza, la presa in giro sul part time firmata da Poletti. Duro giudizio del Prc

http://www.controlacrisi.org

Al via il part-time agevolato in uscita per i lavoratori prossimi alla pensione. In pratica, chi si trova a tre anni dalla pensione (passati i 63 anni e 7 mesi) potrà richiedere il part time mantenendo gli stessi contributi che garantiva l'impiego a tempo pieno.
Potranno concordare col datore di lavoro il passaggio al part-time, con una riduzione dell'orario tra il 40 ed il 60%, ricevendo ogni mese in busta paga, in aggiunta alla retribuzione per il part-time, una somma esentasse corrispondente ai contributi previdenziali a carico del datore di lavoro sulla retribuzione per l'orario non lavorato. Inoltre, per il periodo di riduzione della prestazione lavorativa, lo Stato riconosce al lavoratore la contribuzione figurativa corrispondente alla prestazione non effettuata, in modo che alla maturazione dell'età pensionabile il lavoratore percepirà l'intero importo della pensione, senza alcuna penalizzazione. Critiche al provvedimento sono arrivate dal segretario del Prc Paolo Ferrero.

"La misura di Poletti è sperimentale e limitata a chi ha almeno 63 anni e 7 mesi (62 anni e 7 mesi se donna) ed è necessario l’accordo individuale con il datore di lavoro. Le risorse stanziate sono ridicole (60 milioni per il 2016, cioè tanto per avere un’idea un venticinquesimo di quello che è stato stanziato dalla Legge di Stabilità per la sola eliminazione della Tasi per le case di pregio). Basta prese in giro. Va abolita la legge

Nessun commento:

Posta un commento