lunedì 12 agosto 2013

Berlusconi, Stefano: “Se si torna a votare il Cavaliere non è candidabile”

l presidente della Giunta per elezioni del Senato: "Sulla decadenza del seggio dell'ex presidente del Consiglio si voterà entro ottobre". Ma il dubbio non c'è se si dovesse andare a elezioni anticipate: "La legge Severino è già stata applicata alle comunali di Roma"

Berlusconi, Stefano: “Se si torna a votare il Cavaliere non è candidabile”
Se cadesse il governo e si dovesse andare a elezioni anticipate Silvio Berlusconi sarebbeincandidabile. Lo dice la legge Severino e lo conferma il presidente della Giunta per le elezioni del Senato Dario Stefano in un’intervista a Radio Capital. Secondo Stefano si voterà prima di novembre: “L‘aula del Senato voterà sulla decadenza di Berlusconi entro ottobre, ce la faremo”. Ma se sulla decadenza restano le interpretazioni diverse – perché specie a destra si dice: la legge non può essere retroattiva – sull’incandidabilità di dubbi sembrano esserci poco.
Perché se il governo dovesse cadere prima del voto del Senato sulla sua incandidabilità, il Cavaliere non potrebbe candidarsi più alle elezioni: “Assolutamente no – dice Stefano – la Giunta decide sulla decadenza dall’attuale mandato. In ogni caso, la legge Severino introduce un argomento che sarà ineludibile e a me sembra impossibile che gli organi preposti alla validazione del risultato elettorale, in primis la Corte di Appello, possa validare l’elezione di uno incorre nelle prescrizioni della legge Severino”. Stefano cita, a sostegno delle sue osservazioni, il precedente per cui “alle ultime amministrative la legge è già stata applicata, vedi il caso di ‘Tarzan’”, cioè Andrea Alzetta (Sel), dichiarato non proclamabile dopo l’elezione in Consiglio comunale a Roma. 

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