Le primarie on line dei grillini per il presidente della Repubblica hanno fatto emergere il volto onesto e autorevole della conduttrice diReport, Milena Gabanelli.
Quello diStefano Rodotàè un altro dei nomi premiati dalle votazioni del 5 Stelle: soprattutto ha raccolto un plauso fortissimo di quanti, da anni, hanno cuore i problemi del diritto universale all'accesso alla Rete, alla difesa della libertà e della privacy nel Web.
Poiché il Presidente della Repubblica può rimandare al Parlamento le leggi viziate da incostituzionalità, con lui al Quirinale sarebbe molto più difficile emanare leggi liberticide o bavaglio, come spesso si è tentato in questi anni.
Rodotà è stato anche vicepresidente della Camera per molti anni; eletto come indipendente nelle liste del Pci e fondatore dei Ds, lasciò la politica attiva quando gli fu preferito dal partito come presidente della Camera l'attuale presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in polemica con una scelta che privilegiava la classe dirigente del Partito e non uomini nuovi.
Dagli anni '90 non ha fatto più politica di partito ma si è dedicato a battaglie importanti come quella dei referendum contro la privatizzazione dell'acqua.
Sul suo nome, concretamente, potrebbero convergere i voti del Pd, di Sel e di Cinque Stelle: una fortissima maggioranza parlamentare che potrebbe sbloccare anche la situazione di stallo per la formazione del governo.
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