martedì 23 aprile 2013

A Napoli acqua bene comune con Rodotà

Vincere un referendum non basta quando gli interessi in campo sono tanti. Domani a Napoli (Castel dell'Ovo) amministratori e comitati da tutta Italia tornano a fare il punto sulla ripubblicizzazione dei servizi idrici. Napoli è il primo grande comune ad aver intrapreso questo percorso con la trasformazione dell'Arin Spa in azienda speciale Abc - Acqua bene comune - ma manca ancora il passaggio finale in grado di mettere in sicurezza il percorso: l'affidamento da parte dell'Ambito territoriale ottimale 2, attualmente commissariato. «Senza questo - spiega Consiglia Salvio del Comitato Acqua Pubblica Napoli - potremmo ritrovarci con l'affidamento ai privati in qualsiasi momento». 
Il coordinamento campano e il Forum italiano dalla vittoria del referendum nel 2011 hanno continuato a lavorare sulla rete di amministrazioni medie e piccole, quelle su cui insiste la maggior parte della popolazione, riuscendo a vincere battaglie importanti. Reggio Emilia, Piacenza, Palermo, Vicenza e Torino stanno seguendo Napoli, altre resistono alle pressioni del privato come Roccapiemonte, Menfi, Saracena, Termoli, Trappeto, Borgetto, Mugnano. Roccapiemonte, ad esempio, ha vinto il ricorso contro il gestore privato Gori Spa, che aveva chiesto oltre 2 milioni di risarcimento danni. A Termoli (il cui assessore all'ambiente sarà al Castel dell'Ovo) il 20 giugno scadrà il contratto e il servizio potrà tornare al pubblico così tutto il Molise, ad eccezione di Campobasso, sarà in linea con il referendum. Ma questo non è l'unico fronte aperto. Il 24 e il 25 aprile, infatti, saranno due giornate di mobilitazione contro il nuovo Metodo tariffario transitorio 2012-2013 per il Servizio idrico Integrato approvato a dicembre 2012 dall'Autorità per l'energia elettrica e il gas. Sostanzialmente un blitz di fine anno con cui il governo Monti ha provato a scardinare il secondo referendum sulla remunerazione del capitale, reintroducendo la possibilità di fare profitti sull'acqua, garantiti in bolletta. 

Una «tariffa truffa», come è stata ribattezzata, che la scorsa settimana ha portato alla sollevazione di molte amministrazioni in Toscana ed Emilia Romagna. Si sta anche sviluppando una campagna di «obbedienza civile» con migliaia di cittadini in tutta Italia che si sono autoridotti la bolletta, eliminando la remunerazione del capitale investito cancellato dal voto referendario. Tariffe e servizio idrico alle aziende speciali saranno i temi del dibattito domani a Napoli. Ad animare la discussione ci saranno comitati, sindaci ma anche la pattuglia di giuristi che sta lavorando all'innovazione della materia come Alberto Lucarelli, Ugo Mattei e Stefano Rodotà che, nella sessione pomeridiana, discuterà de «L'importanza del modello Abc nella difesa dei beni comuni». L'incontro sarà anche l'occasione per raccogliere le firme per l'Iniziativa dei cittadini europei «L'acqua è un diritto umano». Programma completo sul sito Internet www.acquabenecomune.org.

Nessun commento:

Posta un commento