domenica 16 dicembre 2018

Rifiuti, cancellato con un colpo di spugna il Sistri, un baluardo contro le mafie nella filiera. La denuncia dellal Cgil

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"È inammissibile l‘abolizione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti, soprattutto alla luce dei recenti eventi che vedono il nostro Paese trasformarsi, sempre più, in una diffusa terra dei fuochi". È quanto dichiara la segretaria confederale della Cgil Gianna Fracassi a seguito della soppressione stabilita con il decreto semplificazioni del Sistri, a partire da gennaio 2019.
"Dopo quasi dieci anni dalla sua introduzione, con un costo di 141 milioni di euro e persino un'inchiesta sulla società che lo avrebbe dovuto gestire, il Sistri, nato con il nobile scopo di combattere gli interessi delle ecomafie, migliorare la tracciabilità dei rifiuti e semplificare la vita degli interessati, è stato cancellato con un colpo di spugna invece di individuare una proposta alternativa per la sua effettiva applicazione, considerate anche le tecnologie oggi disponibili‖. ―Resta il dubbio – conclude Fracassi – se si tratti della storia di un fallimento o di un regalo alle eco-mafie".

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