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giovedì 30 novembre 2017
collettivo militant-L’immigrazione immaginaria/3-
A dispetto della travolgente crescita economica, gli italiani persistono a emigrare. Anzi, secondo il Corriere della Sera (29 novembre), «il numero di italiani che se ne vanno per cercare di farsi una vita all’estero continua a crescere verso livelli mai raggiunti prima». Se ne vanno soprattutto a Londra: «solo Italia, Grecia e Bulgaria registrano flussi in aumento rispetto all’anno prima e solo l’Italia (con 60mila iscrizioni) lo fa fra i grandi paesi di origine delle migrazioni verso la Gran Bretagna».
Grecia, sta per esplodere la bolla del pignoramento delle prime case. Ad Atene scontri e caos nei corridoi del tribunale
Caos
e scontri in un tribunale di Atene, nel primo giorno della messa
all’asta di prime case di proprietari morosi nei confronti delle banche,
dopo che attivisti del movimento “Non pago” sono entrati nell’aula
cercando di bloccare l’operazione.
La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta e ha usato gas lacrimogeni all’interno dell’edificio per disperdere i dimostranti e impedire loro di entrare nell’aula del tribunale.
La polizia in tenuta antisommossa è intervenuta e ha usato gas lacrimogeni all’interno dell’edificio per disperdere i dimostranti e impedire loro di entrare nell’aula del tribunale.
Potere al popolo, il resoconto (audio) di Ferruccio Nobili dell'assemblea di Roma
Ministri israeliani furibondi con “la partenza del Giro d’Italia”. Cambiamo giro!!
http://contropiano.org
I ministri Miri Regev e Yariv Levin accusano gli organizzatori di aver ceduto alle pressioni degli attivisti filo-palestinesi tanto da riportare nel sito del Giro non più “Grande Partenza da Gerusalemme” ma da “West Jerusalem”, rimarcando così la divisione della città in una zona ebraica e una palestinese sotto occupazione
Il giorno dopo la presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2018 che partirà il 4 maggio da Gerusalemme, per la prima volta non dall’Europa, in Israele alcuni ministri sono infuriati con gli organizzatori con la più importante della corse ciclistiche italiane a tappe e tra le più importanti del mondo. Il quotidiano Israel HaYom, vicino al premier Netanyahu, parla addirittura di “dramma” e aggiunge che lo svolgimento della corsa in Israele potrebbe saltare. E’ assai improbabile visti gli ingenti investimenti pubblici privati israeliani per fare in modo che il Giro d’Italia 2018 celebri il 70esimo anniversario della fondazione di Israele nel maggio del 1948. La rabbia però è reale e riguarda proprio lo status di Gerusalemme, città che per il diritto internazionale resta occupata, in particolare la sua zona Est palestinese, e non è la capitale dello Stato ebraico.
Comune di Roma: 4000 postazioni migrate a LibreOffice fino ad oggi
http://www.marcosbox.org
Buone notizie per tutti gli amanti del software libero e open source che
aspirano a vederlo sempre più diffuso nella Pubblica Amministrazione
Italiana.
Come ben saprete il Comune di Roma ha avviato da un anno un piano di studio e migrazione verso il software libero e open source.
In quest'ottica rientra anche la migrazione verso soluzioni office
libere. Nell'ultimo domande e risposte pubblicato su Facebook
dell'Assessora a Roma Semplice Flavia Marzano scopriamo che fino ad ora
sono state migrare circa 4000 postazioni a LibreOffice. Un ottimo
risultato che speriamo si estenda e si consolidi sempre più.
Trovate il video in descrizione
Mosca rompe il fronte anti-Kim. Trump twitta contro "Little Rocket man".
Il ministro degli Esteri russo: "Le azioni americane contro la Corea del Nord sono intenzionalmente provocatorie".
1977. Anarchia e potere, le immagini del ’77 al Torino Film Festival 2017.
Augusto Sainati Professore universitario e critico cinematografico
Ci sono anni che valgono il doppio o il triplo tanto sono memorabili. Anni affollati, come diceva Giorgio Gaber, anni rari come certe figurine. Il ’77
è stato uno di questi, forse – con il 1968, il 1989 e il 1992 – è stato
uno dei quattro anni che più si sono impressi nell’immaginario
collettivo, segnandone il destino. Ma, a differenza degli altri tre
anni, il ’77 visto dall’Italia è stato certamente l’anno più denso di
emozioni e di avvenimenti, in grado di sintetizzare più e meglio di tutti gli altri passato e futuro, umori e tensioni, contraddizioni e aspettative. Un film presentato in questi giorni al Torino Film Festival – ’77 no commercial use,
di Luis Fulvio – mette in fila le immagini difficili e in certo senso
anarchiche del ’77, presentandole come immagini “fuori sacco”.
Il titolo No commercial use allude non solo al fatto che sono immagini senza diritti,
che quindi non possono circolare in forma commerciale, ma anche al
fatto che sono immagini “senza diritto”, senza regola, che non
pretendono di “raccontare quell’anno” secondo un’ottica da tv
commerciale (“un anno della nostra storia”), ma tentano semmai di
costituire una sorta di valvola di sfogo. Sono immagini che provengono
dagli archivi Rai, da quelli di Fuori orario, da
molti altri archivi e da alcune fonti che all’epoca si sarebbero dette
di “controinformazione”, oltre che da qualche film di quell’anno.
Nord Corea, gli Usa all'Onu: "Mondo è più vicino alla guerra". Trump: "Kim cagnolino malato".
Al vertice d'urgenza del Consiglio di sicurezza, Washington chiede di
isolare Pyongyang: "Cina tagli fornitura petrolio". La Russia a Seul:
"Fermi esercitazioni, alzano la tensione".
repubblica.it
Un clima di grande tensione ha accompagnato la seduta del Consiglio di sicurezza dell'Onu, convocata d'urgenza dopo il test balistico condotto dalla Corea del Nord e il successivo annuncio di Pyongyang che si è proclamata "potenza nucleare". L'ambasciatrice degli Stati Uniti Nikki Haley ha sottolineato che l'azione di Kim Jong-un "avvicina il mondo alla guerra non lo allontana" anche se è un conflitto che gli Usa non cercano. "E se ci sarà una guerra, il regime nordcoreano sarà completamente distrutto", ha aggiunto. Ai rappresentanti del consiglio di sicurezza, gli Usa chiedono "di rompere tutti i legami con la Corea del Nord" per isolare Kim, fermando le importazioni ed esportazioni ed espellendo tutti i lavoratori nordcoreani dal proprio territorio. A Pechino, in particolare, è stato chiesto di bloccare i rifornimenti petroliferi verso Pyongyang. "La Corea del Nord deve rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu e adottare misure per la deescalation", ha detto il vice rappresentante permanente cinese.
repubblica.it
Un clima di grande tensione ha accompagnato la seduta del Consiglio di sicurezza dell'Onu, convocata d'urgenza dopo il test balistico condotto dalla Corea del Nord e il successivo annuncio di Pyongyang che si è proclamata "potenza nucleare". L'ambasciatrice degli Stati Uniti Nikki Haley ha sottolineato che l'azione di Kim Jong-un "avvicina il mondo alla guerra non lo allontana" anche se è un conflitto che gli Usa non cercano. "E se ci sarà una guerra, il regime nordcoreano sarà completamente distrutto", ha aggiunto. Ai rappresentanti del consiglio di sicurezza, gli Usa chiedono "di rompere tutti i legami con la Corea del Nord" per isolare Kim, fermando le importazioni ed esportazioni ed espellendo tutti i lavoratori nordcoreani dal proprio territorio. A Pechino, in particolare, è stato chiesto di bloccare i rifornimenti petroliferi verso Pyongyang. "La Corea del Nord deve rispettare le risoluzioni del Consiglio di sicurezza Onu e adottare misure per la deescalation", ha detto il vice rappresentante permanente cinese.
Ma guarda un po' questi barbari dei 5 Stelle. Rigassificatori, Nogarin (M5S) chiede 23 milioni di Imu a quello di Livorno. Il Pd li esenta tutti con un emendamento.
Un mucchio di soldi per la città governata dai Cinque Stelle, frutto di un’operazione di “equità fiscale” mai decollata prima. Ebbene Nogarin dovrà rassegnarsi a una politica che dimezza il bonus bebé e poi cancella con sei righe milioni di potenziali entrate dalle (ricche) compagnie del gas. A far svanire di colpo ogni illusione ci ha pensato un emendamento notturno alla Manovra del senatore Giorgio Santini (Pd), ex sindacalista veneto e capogruppo Pd in commissione Bilancio all’art. 63 comma 4:
“(…) per i manufatti ubicati nel mare territoriale destinati all’esercizio dell’attività di rigassificazione del gas (…) aventi autonomia funzionale e reddituale che non dipende dallo sfruttamento del sottofondo marino, rientra nella nozione di fabbricato assoggettabile ad imposizione la sola porzione del manufatto destinata ad uso abitativo e di servizi civili”.
Significa che l’imposizione tributaria che incombe sui rigassificatori non salta del tutto ma viene limitata alla parte di abitazione o di fabbricato per chi vi lavora sopra. Non è uno scherzo. Nogarin&co dovranno dunque rifare tutti i conti perché l’emendamento è retroattivo e impatta sulle pretese passate e future.
Libro.L'algoritmo fase suprema del capitalismo.
"La società non esiste: esistono individui,
uomini, donne e famiglie". Affermava così, con entusiasmo, la premier
del Regno Unito Margaret Thatcher nel 1987, dopo che le sue politiche
avevano imposto il neoliberismo, riducendo diritti ai lavoratori,
licenziando, usando la violenza, diminuendo il ruolo dello Stato.
Francesco Marchiano'
Politologo
Ambiente & Salute & Sicurezza Alimentare. Veleni: Germania decisiva in Commissione Europea per autorizzare il Glifosato. La Bayer ringrazia.
La Commissione Europea ha approvato l’autorizzazione all’uso del glifosato. Altri cinque anni, dunque, prima della messa al bando a partire dal 2022. Il Glifosato (in sigla C3H8NO5P) più correttamente definito Roundup, viene considerato un erbicida totale. Il maggiore produttore mondiale è la multinazionale statunitense Monsanto che però nel settembre 2016 è stata acquisita dalla multinazionale tedesca Bayer.
contropiano.org Rino Condemi
In Italia c’è il divieto di usarlo sul grano in pre-raccolta, diversamente da quanto avviene per quello straniero proveniente da Usa e Canada, dove – nella stessa fase produttiva – viene fatto invece un uso intensivo per seccare e garantire artificialmente un livello proteico elevato.
Amazon, mi sono sempre fidato di te. Ora non più.
Questa volta non si parla di Pechino e della Cina. Parliamo del mondo digitale e di uno dei suoi attori principali: la mitica Amazon.
Mitica perché è stata capostipite del commercio elettronico.
Andrea Aparo Von Flüe Fisico, docente universitario a Roma
Sono 23
anni che è attiva, che la seguo con attenzione e anche affetto, perché a
me Jeff Bezos è sempre stato simpatico, perché un caro amico, ora Commissario governativo, Diego Piacentini,
ci andò a lavorare tanti anni fa e perché l’ho usata tante volte come
esempio delle logiche e strategie della nuova economia spiegando come e
perché avrebbe avuto un successo formidabile anche se per molti anni non ha registrato neanche un centesimo di profitto… all’epoca mi guardavano come se fossi leggermente insano di mente. Oggi mi chiedono come facessi a saperlo.
Peccato però che, come accade a tutte le più belle cose, Amazon non sia più quella che era.
Lo ammetto, sono un cliente non solo di lunga data, ma anche intensivo.
Ho sempre apprezzato il risparmio di denaro e soprattutto di tempo che
si riesce ad avere avvalendosi dei suoi servizi. Mi sono sempre fidato. Ora non più. Ho scoperto sperimentalmente che i commenti e le recensioni che vengono pubblicate sono perlomeno “taroccate”. Non mi sono ancora ripreso dalla delusione. Mi sono sentito tradito.
mercoledì 29 novembre 2017
Regione Lazio. Acqua pubblica. Comunicato del Coordinamento Romano Acqua Pubblica.
Al Vice presidente Smeriglio
All'Assessore Refrigeri
All'Assessore Refrigeri
Come sapete la legge regionale n.5 del 2014 “Tutela,
governo e gestione pubblica delle acque” attende da quasi 4 anni di
essere attuata.
Manca, infatti, un atto fondamentale che definisca gli ambiti di bacino idrografico senza il quale la legge risulta del tutto inefficace al fine di assicurare un governo e una gestione pubblica del servizio idrico integrato.
E' evidente come l'Amministrazione regionale sia colpevolmente in ritardo e rischia di rendersi complice del procedere della privatizzazione e della malagestione dell'acqua nel Lazio.
Intendiamo anche denunciare la vostra assenza in Consiglio regionale lo scorso 22 novembre essendo stati chiamati in causa da due interrogazioni consiliari presentate da gruppi di maggioranza e opposizione.
Riteniamo sia inaccettabile quanto riportato in quella sede dall'Ass.re Fabiani, ovvero che si sta approfondendo e lavorando sul tema: di fatto, nulla di più di quanto è stato affermato negli ultimi 4 anni.
Per queste ragioni, come Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio, abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto in Consiglio regionale chiedendo che fosse fissato entro breve un incontro con l'Ass.re Refrigeri per avere le risposte che non sono arrivate finora. Incontro ottenuto per mercoledì 29 novembre.
Manca, infatti, un atto fondamentale che definisca gli ambiti di bacino idrografico senza il quale la legge risulta del tutto inefficace al fine di assicurare un governo e una gestione pubblica del servizio idrico integrato.
E' evidente come l'Amministrazione regionale sia colpevolmente in ritardo e rischia di rendersi complice del procedere della privatizzazione e della malagestione dell'acqua nel Lazio.
Intendiamo anche denunciare la vostra assenza in Consiglio regionale lo scorso 22 novembre essendo stati chiamati in causa da due interrogazioni consiliari presentate da gruppi di maggioranza e opposizione.
Riteniamo sia inaccettabile quanto riportato in quella sede dall'Ass.re Fabiani, ovvero che si sta approfondendo e lavorando sul tema: di fatto, nulla di più di quanto è stato affermato negli ultimi 4 anni.
Per queste ragioni, come Coordinamento Regionale Acqua Pubblica Lazio, abbiamo manifestato tutto il nostro disappunto in Consiglio regionale chiedendo che fosse fissato entro breve un incontro con l'Ass.re Refrigeri per avere le risposte che non sono arrivate finora. Incontro ottenuto per mercoledì 29 novembre.
La rivolta delle Miss: invece delle loro misure danno i dati dei femminicidi
In Perù le 22 candidate al titolo di reginetta di bellezza hanno sciorinato tutti i numeri degli abusi nel loro Paese.
globalist.it
Una per una, davanti al microfono. Bellissime. Voce ferma, con l’abito di paillettes d’oro, i tacchi alti, il trucco perfetto. Avrebbero dovuto sciorinare le loro misure: altezza, seno, fianchi, sedere. E invece con un grande atto di dignità e ribellione le candidate a Miss Perù 2017 hanno gelato la giuria e i telespettatori raccontando i casi di femminicidio nel loro Paese, le violenze, gli abusi da parte degli uomini.
«Il mio nome è Camila Canicoba e rappresento il dipartimento di Lima. Le mie misure sono: 2202 casi di femminicidi registrati negli ultimi nove anni nel mio Paese». E poi un’altra miss guarda dritto nella telecamera e dice «Le mie misure sono: l’81 per cento degli aggressori delle piccole sotto i cinque anni sono vicini alla famiglia».
In pochi minuti, domenica sera l’hashtag #MisMedidasSon (le mie misure sono) è diventato subito virale. Un atto di grande forza, grazie anche alla lungimiranza dell’organizzazione che allo spettacolo delle miss ha accompagnato la denuncia delle condizioni delle donne in Perù, lasciando sfilare le ragazze sotto immensi pannelli con i titoli dei giornali sulle violenze perpetrate ogni giorno.
globalist.it
Una per una, davanti al microfono. Bellissime. Voce ferma, con l’abito di paillettes d’oro, i tacchi alti, il trucco perfetto. Avrebbero dovuto sciorinare le loro misure: altezza, seno, fianchi, sedere. E invece con un grande atto di dignità e ribellione le candidate a Miss Perù 2017 hanno gelato la giuria e i telespettatori raccontando i casi di femminicidio nel loro Paese, le violenze, gli abusi da parte degli uomini.
«Il mio nome è Camila Canicoba e rappresento il dipartimento di Lima. Le mie misure sono: 2202 casi di femminicidi registrati negli ultimi nove anni nel mio Paese». E poi un’altra miss guarda dritto nella telecamera e dice «Le mie misure sono: l’81 per cento degli aggressori delle piccole sotto i cinque anni sono vicini alla famiglia».
In pochi minuti, domenica sera l’hashtag #MisMedidasSon (le mie misure sono) è diventato subito virale. Un atto di grande forza, grazie anche alla lungimiranza dell’organizzazione che allo spettacolo delle miss ha accompagnato la denuncia delle condizioni delle donne in Perù, lasciando sfilare le ragazze sotto immensi pannelli con i titoli dei giornali sulle violenze perpetrate ogni giorno.
Classe Operaia. "Ci aggiorniamo". L'sms con cui i 530 dipendenti interinali Fca di Cassino sono stati lasciati a casa.
L'anno scorso Renzi e Marchionne avevano promesso 1800 assunzioni. Panfili (CGIL): "La paura è che anche gli altri 300 resteranno a casa".
Claudio Paudice
Giornalista, L'HuffPost
Classe dirigente. Ecco chi sono gli imprenditori che danno soldi ai politici e ai partiti
Il più generoso è Berlusconi (con se stesso). Poi Moratti, Bonsignore, Caltagirone e anche il palazzinaro multipartisan che offre denaro e appartamenti a quasi tutti. L'Espresso vi mostra la mappa dei finanziamenti privati dal 2008 a oggi.
L'Espresso Giovanni Tizian e Stefano VergineUna legislatura può costare cara. Specie se ti chiami Silvio Berlusconi e gestisci il partito come un’azienda. Coadiuvato dai suoi figli, negli ultimi dieci anni il Cavaliere è stato il principale finanziatore della politica italiana. Ha sborsato di tasca propria la bellezza di 109 milioni di euro. Come lui nessuno mai. Alle sue spalle, sebbene distanziata, c’è però una lunga fila di imprenditori che ama fare regali alla politica. Industriali, armatori, ras degli appalti pubblici, re delle cliniche private, signori dell’accoglienza migranti, nomi noti dell’alta borghesia e della finanza.
C’è persino qualche grande evasore, imprenditori bancarottieri e altri con frequentazioni malavitose. Gente di fede politica dichiarata, ma anche donatori laici che preferiscono fare un regalo a tutti per evitare di puntare sul cavallo perdente.
’77 no commercial use Cosa è stato il ‘77? Come lo si può narrare? Quanto e come opera nelle nostre vite? Il film di Luis Fulvio “’77 no commercial use” – di nome e di fatto perché non avrà distribuzione commerciale ma circolerà solo in festival e in spazi liberati – presentato alla 35esima edizione del Torino Film Festival nella sezione Italiana.doc, monta con le immagini di archivi inediti gli eventi di quell’anno.
dinamopress Tania Rispoli
Prendiamo un’immagine del 2 febbraio del ’77: le squadre speciali sparano colpi di mitra sulla manifestazione di studenti che hanno appena dato fuoco alla sede di neofascisti in via di Sommacampagna. Paolo cade ferito a terra, Daddo torna indietro per aiutarlo e rimane ferito a sua volta
Una scuola non è un santuario, ma la ministra Fedeli non lo sa: si dimetta.
C’era una volta una scuola che, anziché una scuola, sembrava un santuario. Statue di Cristo e della Madonna, foto dei papi, preghiere prima delle lezioni e prima di mangiare. Non era una scuola privata cattolica: era una scuola pubblica di Palermo.
Quella scuola non c’è più. Perché una volta che la notizia è diventata di pubblico dominio il preside, entrato in carica a settembre, ha capito che il “si è sempre fatto così” non poteva continuare a essere seguito da un “e così sarà sempre, nei secoli dei secoli”. Ha fatto togliere le statue, ha fatto togliere le foto, ha disposto che le preghiere non avessero più luogo. Ha fatto quello che dovrebbe fare ogni preside di ogni scuola pubblica di uno stato laico. In una situazione del genere, dovrebbe meritarsi un plauso dalle istituzioni scolastiche.
Invece no.
La ministra Valeria Fedeli, anziché complimentarsi con il preside Niccolò La Rocca, l’ha pubblicamente rimproverato. Tanto per far capire a tutti da che parte sta, l’ha rimproverato durante il Festival della dottrina sociale della Chiesa, dove ha avuto modo di conversare amabilmente con il presidente dei vescovi italiani, mons. Gualtiero Bassetti. E l’ha rimproverato nonostante il preside abbia applicato la legge. Che evidentemente la ministra non conosce, perché ha fatto riferimento a una circolare riguardante i crocifissi. Che (purtroppo) sono invece rimasti al loro posto, quello che occupano da quando il regime fascista li impose. Circostanza che alla ministra - sedicente democratica - evidentemente sfugge.
Classe Operaia. 'Non rispetta i turni', Ikea licenzia madre di un disabile.
Licenziata perché non rispetta gli orari di lavoro. Una dipendente di 39 anni dell'Ikea di Corsico, Marica Ricutti, con due figli - di cui uno disabile - ha fatto sapere di avere ricevuto una lettera di licenziamento per non avere rispettato per due volte i turni.
adnkronos.com
"In merito alla situazione di Marica Ricutti, Ikea Italia comunica che sta svolgendo tutti gli approfondimenti utili a chiarire compiutamente gli sviluppi della vicenda" fa sapere l'azienda, che spiega in una nota di volere "valutare al meglio tutti i particolari e le dinamiche relative alla lavoratrice oggetto della vicenda".
"Solo dopo aver completato questa analisi - conclude la nota - Ikea Italia commenterà le decisioni prese e le ragioni che ne sono alla base"
adnkronos.com
"In merito alla situazione di Marica Ricutti, Ikea Italia comunica che sta svolgendo tutti gli approfondimenti utili a chiarire compiutamente gli sviluppi della vicenda" fa sapere l'azienda, che spiega in una nota di volere "valutare al meglio tutti i particolari e le dinamiche relative alla lavoratrice oggetto della vicenda".
"Solo dopo aver completato questa analisi - conclude la nota - Ikea Italia commenterà le decisioni prese e le ragioni che ne sono alla base"
Bugiardi senza gloria.
Che il politico più bugiardo della storia recente, detto non a caso il Bomba fin dalla più tenera età, dichiari guerra alle fake news, è già molto comico.
martedì 28 novembre 2017
Glifosato, mano libera alle multinazionali. Altri cinque anni di veleni nei cibi. Forenza: "Continuiamo la mobilitazione, nessun compromesso al ribasso sulla nostra pelle"
controlacrisi Autore: fabrizio salvatori
L'Unione
Europea ha trovato un accordo sul glifosato, il principio attivo dei
piu' comuni erbicida: l'autorizzazione al suo impiego in agricoltura e'
stata rinnovata per cinque anni.
La battaglia in Commissione e' durata oltre un anno. Impossibile mettere d'accordo quei Paesi - tra cui Francia e Italia - convinti che la sostanza provochi il cancro, con quelli che invece la reputano sicura par la salute umana
La battaglia in Commissione e' durata oltre un anno. Impossibile mettere d'accordo quei Paesi - tra cui Francia e Italia - convinti che la sostanza provochi il cancro, con quelli che invece la reputano sicura par la salute umana
Crozza-Berlusconi: “Stai sereno Matteo (Salvini), sei in lista come candidato premier dopo il guardiano del faro di Ventotene”
https://www.ilfattoquotidiano.it
Nel corso della copertina di Che Fuori Tempo Che fa in onda ieri su Rai 1, Crozza nei panni di Silvio Berlusconi torna sulle motivazioni che l’hanno portato a fare proprio il nome di Gallitelli come possibile candidato premier per il centrodestra: “Perché Salvini mi stava guardando dal divano e dopo che ho detto di quel generale lì, Matteo è invecchiato così tanto che Umberto Bossi in confronto sembrava suo nipote. Io comunque vorrei rassicurare Salvini – e rivolgendosi direttamente a lui chiosa – Ciao Matteo, so che mi stai guardando… stai tranquillo e sereno, sei saldamente in lista come candidato premier, vieni solo dopo il guardiano del faro di Ventotene, il lanciatore di coltelli del Circo Togni e l’ingegnere Bondracchi, addetto alla caldaie del comune di Termoli”
Nel corso della copertina di Che Fuori Tempo Che fa in onda ieri su Rai 1, Crozza nei panni di Silvio Berlusconi torna sulle motivazioni che l’hanno portato a fare proprio il nome di Gallitelli come possibile candidato premier per il centrodestra: “Perché Salvini mi stava guardando dal divano e dopo che ho detto di quel generale lì, Matteo è invecchiato così tanto che Umberto Bossi in confronto sembrava suo nipote. Io comunque vorrei rassicurare Salvini – e rivolgendosi direttamente a lui chiosa – Ciao Matteo, so che mi stai guardando… stai tranquillo e sereno, sei saldamente in lista come candidato premier, vieni solo dopo il guardiano del faro di Ventotene, il lanciatore di coltelli del Circo Togni e l’ingegnere Bondracchi, addetto alla caldaie del comune di Termoli”
Potere al popolo, ecco le date delle assemblee territoriali già fissate. Oggi si terrà l'appuntamento territoriale di Roma
http://www.controlacrisi.org
Oggi 28 novembre Potere al popolo terrà l'assemblea territoriale a Roma (ore 18.00-20.30- Viale delle Province, 196). Dopo Napoli, Bari e Lecce si tratta del quarto appuntamento.
30 novembre
- Salerno - ore 18 - centro sociale Pastena
Oggi 28 novembre Potere al popolo terrà l'assemblea territoriale a Roma (ore 18.00-20.30- Viale delle Province, 196). Dopo Napoli, Bari e Lecce si tratta del quarto appuntamento.
30 novembre
- Salerno - ore 18 - centro sociale Pastena
- Livorno – ore 21 - Auditorium della ex Circoscrizione 1 (Via Gobetti 11) (evento facebook)
1 dicembre
- Campobasso - ore 17 - sala dell'incubatore sociale (v. Monsignor Bologna) (evento facebook)
- Campobasso - ore 17 - sala dell'incubatore sociale (v. Monsignor Bologna) (evento facebook)
- Bergamo - 20.30 - Auditorium Antonio Gramsci in Malpensata, via Furietti 21(evento facebook)
- Padova – ore 19 - via del Piacentino 27 (Arcella) (evento facebook)
- Firenze – ore 10 - SMS di Rifredi in Via Vittorio Emanuele II (evento facebook)
ASSEMBLEE IN ARRIVO A BREVE:
Catania, Palermo, Torino, Genova, Bologna, Teramo, Piombino, Cosenza...
Catania, Palermo, Torino, Genova, Bologna, Teramo, Piombino, Cosenza...
Meno nascite… Ma perché?
http://contropiano.org
La benemerita Istat ha rilasciato il suo ennesimo report sull’andamento (negativo) della popolazione italiana. Da istituto statistico dà i numeri ma si guarda bene – specie dopo la successione di presidenti proni al potere politico degli ultimi anni – dal fornire spiegazioni che aiutino a far luce sulle cause.
E dunque partiamo dai numeri e vediamo di avanzare delle (robuste) ipotesi.“
Nel 2016 sono stati iscritti in anagrafe per nascita 473.438 bambini, oltre 12 mila in meno rispetto al 2015. Nell’arco di 8 anni (dal 2008 al 2016) le nascite sono diminuite di oltre 100 mila unità”. Si tratta di un calo di quasi il 20% in un arco di tempo brevissimo. Per trovare andamenti così veloci bisogna probabilmente andare a vedere gli anni di guerra, quando milioni di uomini partivano “per il fronte” e una buona percentuale, poi, non tornava.
Il GIS pubblico della Città Metropolitana di Roma Capitale
per visualizzare un'altro dei 121 comuni della Città Metropolitana di Roma
sostituire il codice catastale B496 con quello del Comune desiderato
Seguono tutti i codici catastali dei 121 comuni:
lunedì 27 novembre 2017
Redemption songs: i canti di liberazione del Sahel
contropiano Mauro Armanino
Ci voleva la CNN, la Cable News Network degli Stati Uniti, uno degli ultimi stati dove la schiavitù è moneta corrente e stile di vita, perché nel mondo si parli di questo. La schiavitù in Libia non è di certo un fatto nuovo. La schiavitù accompagna la storia umana in quasi tutte le latitudini e culture finora conosciute.
Old pirates, yes, they rob I Vecchi pirati, si, mi hanno rapito
Sold I to the merchant ships Mi hanno venduto alle navi di mercanti
Ci voleva la CNN, la Cable News Network degli Stati Uniti, uno degli ultimi stati dove la schiavitù è moneta corrente e stile di vita, perché nel mondo si parli di questo. La schiavitù in Libia non è di certo un fatto nuovo. La schiavitù accompagna la storia umana in quasi tutte le latitudini e culture finora conosciute.
Old pirates, yes, they rob I Vecchi pirati, si, mi hanno rapito
Sold I to the merchant ships Mi hanno venduto alle navi di mercanti
Statali, i conti delle briciole. Anief: "Un aumento di 30 centesimi al giorno non si era mai visto"
http://www.controlacrisi.org
Statali, alla firma del contratto 220 euro nette di arretrati per il biennio 2016/17 e aumenti di 40 euro mensili dal 2018. Le somme sono pari ad un terzo di quelli spettanti, alla luce dell'aumento del costo della vita. Il contratto che si sarebbe dovuto firmare doveva prevedere aumenti dal 2018 di almeno 127 euro, considerato il tasso di inflazione programmata registrato negli ultimi dieci anni. A cui aggiungere 2.654 euro netti di arretrati anziché 468 euro. Senza contare che mancano le quattro mensilità del 2015. Per questi motivi, Anief diffida gli altri sindacati dalla firma e invita a inviare la diffida all’amministrazione e alla Ragioneria dello Stato per sbloccare l'Indennità di vacanza contrattuale.
Statali, alla firma del contratto 220 euro nette di arretrati per il biennio 2016/17 e aumenti di 40 euro mensili dal 2018. Le somme sono pari ad un terzo di quelli spettanti, alla luce dell'aumento del costo della vita. Il contratto che si sarebbe dovuto firmare doveva prevedere aumenti dal 2018 di almeno 127 euro, considerato il tasso di inflazione programmata registrato negli ultimi dieci anni. A cui aggiungere 2.654 euro netti di arretrati anziché 468 euro. Senza contare che mancano le quattro mensilità del 2015. Per questi motivi, Anief diffida gli altri sindacati dalla firma e invita a inviare la diffida all’amministrazione e alla Ragioneria dello Stato per sbloccare l'Indennità di vacanza contrattuale.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal) dichiara: "Un aumento di 30 centesimi al giorno non si era mai visto, né tanto meno che qualcuno si potesse vantare di tale aliquota che verrà erogata agli statali per il biennio 2016/2017. E che dire dell'aumento giornaliero di 1,40 euro previsto nel 2018? Altro che recupero dell'inflazione. Forse al Ministero della Funzione Pubblica e nelle sedi delle più importanti confederazioni sindacali si aveva davanti il prospetto dell'economia di uno dei Paesi del Terzo mondo".
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