Il pm Pedio ha replicato ai difensori degli imputati che hanno bollato la ricostruzione della Procura “illogica” e hanno parlato di “buio della prova” sottolineando come l’accusa “ha avuto argomenti insuperabili” e come nessuno dei legali è riuscito a smontare il quadro accusatorio. Durante l’intervento l’accusa ha paragonato Formigoni all’ex senatore statunitense Duke Cunningham. Nel sostenere che le utilità ricevute dall’ex governatore lombardo da parte di Daccò non sono, come ha affermato la sua difesa, “cortesie tra amici” ma semmai “pagamenti corruttivi”, ha ricordato il caso dell’ex senatore americano Cunningham condannato nel 2005 a 8 anni e 4 mesi per corruzione. “Tra i pagamenti corruttivi – ha elencato il pm – c’erano un’imbarcazione per uso e divertimento del membro del Congresso, viaggi aerei, vacanze e anche oggetti di antiquariato”. Oltre a questo il rappresentante dell’accusa ha citato una sentenza della Cassazione dell’agosto 2009. La Suprema corte aveva condannato “per molto meno” l’ex direttore generale della sanità del Piemonte per “una crociera con la moglie, una piccola imbarcazione, pernottamenti a San Remo e qualche fiches del Casinò”.
Secondo l’accusa, infatti, dalle casse della Maugeri sarebbero usciti circa 61 milioni di euro tra il ’97 e il 2011 e dalle casse del San Raffaele tra il 2005 e il 2006 altri nove milioni di euro. Tutti soldi che sarebbero confluiti sui conti e sulle società di Daccò e Simone, presunti collettori delle tangenti, i quali poi avrebbero garantito circa otto milioni di euro in benefit di lusso, tra cui vacanze, l’uso di yacht e finanziamenti per la campagna elettorale all’allora governatore lombardo Formigoni, l’acquisito di una villa in Sardegna. E lui in cambio, sempre secondo l’accusa, avrebbe favorito la Maugeri e il San Raffaele con atti di giunta garantendogli rimborsi indebiti (circa 200 milioni di euro per la Maugeri). Dopo l’intervento del pm, durato circa un’ora, il Tribunale ha rinviato per le controrepliche delle difese al 15 e al 22 dicembre prossimi, giorno, quest’ultimo in cui dovrebbe arrivare la sentenza.
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