L'indagine presentata nella Giornata nazionale dell'extravergine al
Mandela Forum: "Il 76% dei contenitori non rispetta l'obbligo del tappo
antirabbocco". All'incontro anche Renzi: "Dal 2017 via la parte agricola
Irpef".
repubblica.it
Al ristorante sono fuorilegge 3 contenitori
di olio su 4 (76%) che non rispettano l'obbligo del tappo antirabbocco
entrato in vigore quasi 2 anni fa con la legge europea 2013 bis, che
prevede anche sanzioni per chi non usa oliere con tappo antirabbocco che
vanno da 1 a 8mila euro e la confisca del prodotto. E' quanto ha
denunciato la Coldiretti alla Giornata nazionale dell'extravergine
italiano al Mandela Forum di Firenze a cui ha partecipato anche il
presidente del Consiglio Matteo Renzi che ha iniziato il suo intervento
parlando di caporalato: "La legge sul caporalato va approvata il più
velocemente possibile: non possiamo permettere che i nostri pomodori
siano macchiati dal sangue".
Poi un annuncio: "Dopo aver cancellato lo scorso anno Irap e Imu
agricole, abbiamo previsto un ulteriore elemento nella legge di
stabilità: la parte di Irpef agricola sarà cancellata a partire dal
2017: bisogna restituire il giusto valore alla terra e a chi la lavora",
ha detto Renzi. E il ministro Maurizio Martina spiega: "Abbiamo
tagliato oltre 1,3 miliardi di euro di tasse per gli agricoltori in 2
anni, cancellando Irap e Imu sui terreni e ora tagliando l'Irpef sempre
per coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali. Nella
prossima legge di Bilancio infatti abbatteremo ai fini Irpef le rendite
catastali dei terreni agricoli". Tornando all'olio, secondo l'indagine on
line condotta dal sito www.coldiretti.it nel 33% dei casi sulla tavola
al ristorante c'è un'oliera senza alcuna indicazione sul contenuto, nel
43% delle volte una bottiglia di olio con etichetta, ma con tappo che
permette il rabbocco e solo nel 24% dei casi viene servita una bottiglia
di olio con etichetta e tappo antirabbocco a norma di legge.
Gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi,
fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere
presentati - sottolinea la Coldiretti - in contenitori etichettati
conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di
chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che
la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di
protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l'esaurimento del
contenuto originale indicato nell'etichetta.
Un pericolo reale in un Paese in cui sono quadruplicate le frodi nel
settore degli oli e dei grassi con un incremento record del 278 per
cento del valore dei sequestri di questi prodotti perché adulterati,
contraffatti o falsificati nel 2015, secondo l'analisi della Coldiretti
sulla base della preziosa attività svolta dai carabinieri dei Nas.
Nel 2015 - sottolinea la Coldiretti - sono stati effettuati dai Nas
sequestri nel settore degli oli e grassi per 29,5 milioni di euro con 58
persone segnalate all'autorità giudiziaria e ben 345 segnalate
all'autorità amministrativa, a fronte di 2691 controlli che hanno
consentito di individuare ben 401 irregolarità. In altre parole il 15%
dei casi.
Tra le frodi più comuni - precisa la Coldiretti - ci sono la vendita di
olio straniero come Made in Italy, ma diffuso è anche il confezionamento
di olio di semi che viene adulterato e spacciato come extravergine, ma
non mancano neppure gli inganni in etichetta con indicazioni false o
ingannevoli che riguardano anche la ristorazione.
Preoccupa però anche la produzione crollata del 38% e scesa ad appena
298 milioni di chili, "un valore vicino ai minimi storici di sempre, con
effetti inevitabili sui prezzi". Anche a livello mondiale, per
Coldiretti, "si prevede una storica carestia dei raccolti" causa il
crollo della produzione anche in Grecia - meno 240 milioni di kg (-20%) -
e in Tunisia - dove non si supereranno i 110 milioni di chili (-21%).
In linea con l'anno scorso invece la produzione della Spagna (1,4 mln di
kg) che si conferma leader mondiale e in controtendenza la Turchia, +
33% per un totale di 190 milioni di chili. "Il risultato
- spiega Coldiretti - è una previsione di produzione mondiale a 2,785
miliardi di chili in calo del 9%, con prezzi che si prevedono in forte
rialzo". Con conseguenti effetti sul carrello della spesa. Coldiretti
rileva che i prezzi alla borsa merci di Bari, "la più rappresentativa a
livello nazionale", sono in "significativo aumento con un balzo
nell'ultima settimana del 14% per l'extravergine rispetto a inizio anno.
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giovedì 29 settembre 2016
Sicurezza Alimentare. La Coldiretti a Firenze: "In Italia olio fuorilegge in 3 ristoranti su 4".
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