La "rivoluzione" partirà con
la rimozione dei programmi dell'azienda di Bill Gates da circa 6 mila
pc. Ogni anno il governo russo spende circa 295 milioni di dollari per
sistemi informatici stranieri.
In Russia non si userà più
Microsoft ma
“Moi Ofis Pochta“, non ci sarà più “
cloud” ma “
oblako“.
Mosca ha deciso di eliminare i prodotti informatici statunitensi per
favorire i software locali. Il ministro delle Comunicazioni
Nikolay Nikiforov ha spiegato la decisione al sito
Bloomberg
: “Vogliamo che i soldi dei contribuenti e delle imprese statali
vengano spesi principalmente in software locali”. La “rivoluzione”
informatica partirà da Mosca con
la rimozione dei programmi Microsoft da circa 6 mila pc.
Tutti i programmi e le soluzioni dell’azienda di Bill Gates utilizzati
dall’amministrazione, da Exchange Server ad Outlook, verranno sostituiti
con un software nazionale. La realizzazione del progetto, rivela Il
Sole 24 Ore, sarà affidata a
Rostelecom, un operatore statale, mentre a sviluppare il nuovo software sarà la compagnia
New Cloud Technologies.
Adottando sistemi informatici locali il governo di Putin potrà
risparmiare sul bilancio.
Secondo il sito Bloomberg la Russia ogni anno
spende circa
20 miliardi di rubli (295 milioni di
dollari) per l’adozione di programmi stranieri. Mosca in passato ha già
abbandonato il sistema di sorveglianza americano
Cisco per un software locale.
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