Nel Palazzo, tutto ciò che riguarda Roma annuncia una battaglia.
Alessandro De Angelis huffingtonpost.it
Ecco
Stefano Esposito, combattivo, avvolto da una nuvola di fumo come sempre,
(stavolta di sigarette elettroniche): “Guarda qua – dice mostrando
alcune foto – queste sono due ruote di un treno in esercizio sulla
Roma-Viterbo. Li vedi? Questi due cerchioni d’acciaio dovrebbero essere
indistruttibili. E invece sono rotti”. Si sente l’odore della notizia,
non interrompo: “Ora è evidente – prosegue - che quel treno che monta
quelle ruote è fermo, vorrei ben vedere, ma la partita di cerchioni
dello stesso tipo è montata su altri 11 treni della Roma-Viterbo. Sono
treni funzionanti, ha capito? Non l’hanno fermati. Una linea che
peraltro è la linea che per il controllo della circolazione, mostra
ancora il sistema del blocco telefonico, tristemente noto per
l’incidente in Puglia”.
Scusi Esposito, chi gliele ha date le foto, qualcuno dell’Atac? Lei fece l’assessore ai trasporti.
Non lo so chi me le ha mandate, e questo fa capire l’aria che tira. Io
vengo in possesso di queste foto perché mi sono state recapitate in via
anonima presso la casella del Senato, come avviene stabilmente.
Anonima?
Certo, ma ho fatto le mie verifiche. Quelle foto sono vere e infatti hanno bloccato il treno. Questo che vuole dire?
Capisco dove vuole arrivare. Che qualcuno sa ma non dice. Chi è quel qualcuno?
Perché i vertici di Atac tengono nascoste queste informazioni? Perché
quando tu hai una rottura come questa e la partita dei cerchioni
riguarda 11 treni, la prima cosa che fai fermi è fermare i treni. Li
fermi e verifichi se c’è un difetto di fabbricazione. Sui treni vanno le
persone, devi verificare se c’è un problema di sicurezza.
L’Atac non l’ha fatto?
Non mi risulta che quegli 11 treni sono fermi. Per questo chiederò alla
commissione del Senato di convocare i vertici dell’Ustif, struttura
responsabile della sicurezza ferroviaria, l’assessore Meleo e i vertici
di Atac. È evidente che in Atac si è ritornati ad avere una politica di
omissione dei problemi . E poi, visto che questa partita è stata
acquisita, immagino, con un appalto, chiedo formalmente al presidente
Cantone di procedere a un’ispezione perché la sicurezza dei cittadini
non può essere messa in discussione dall’inadempienza e dall’insipienza
dei dirigenti.
Si riferisce all’attuale amministratore unico Fantasia e al precedente direttore generale Rettighieri.
Erano informati? Che hanno fatto? Che provvedimenti hanno assunto? Chi
non ha dato queste informazioni? l’Ustif è stata coinvolta? Faccio
notare che ieri è caduta una volta della metro A, e la Meleo parlava di
semplici calcinacci. Ora i treni. La verità sulla sicurezza non può
essere messa in discussione. Non puoi far finta di niente. Se c’è da
fermare i treni si fermano.
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martedì 27 settembre 2016
Nord di Roma. TRENI Roma Viterbo, Stefano Esposito attacca Atac: "Treni a rischio in quella tratta, intervenga Cantone per verificare appalto"
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