Il Comune è pronto a farsi promotore, presto la questione anche in Consiglio
Redazione Osservatore Laziale
Cori (LT) - “Restituite ai cittadini e agli utenti la quota di remunerazione del capitale investito applicata sulle tariffe idriche dal 21 luglio 2011, data di pubblicazione del decreto attuativo del referendum, fino ad oggi” – è categorica la richiesta del Sindaco di Cori Tommaso Conti ad Acqualatina.
Ad oltre due anni di distanza dall’esito del referendum del giugno 2011, che a Cori registrò il quorum più elevato della provincia di Latina ed una percentuale totale di SI del 96,86%, non solo non vi è stata alcuna normativa post voto, ma non è stato neppure eliminato dalla tariffa del servizio idrico il famoso carico relativo alla remunerazione del capitale investito.
Cori (LT) - “Restituite ai cittadini e agli utenti la quota di remunerazione del capitale investito applicata sulle tariffe idriche dal 21 luglio 2011, data di pubblicazione del decreto attuativo del referendum, fino ad oggi” – è categorica la richiesta del Sindaco di Cori Tommaso Conti ad Acqualatina.
Ad oltre due anni di distanza dall’esito del referendum del giugno 2011, che a Cori registrò il quorum più elevato della provincia di Latina ed una percentuale totale di SI del 96,86%, non solo non vi è stata alcuna normativa post voto, ma non è stato neppure eliminato dalla tariffa del servizio idrico il famoso carico relativo alla remunerazione del capitale investito.