In un solo anno le famiglie 'senza lavoro' sono aumentate di 233 mila. Ed ecco come sono ripartite: 234 mila single, 183 mila monogenitore, 74 mila coppie senza figli e 419 mila coppie con 'prole' a cui se ne aggiungono 45 mila che l'Istat definisce di "altre tipologie". A livello territoriale oltre la metà (51,8%), 495 mila, si trova nel Mezzogiorno, seguono il Nord (303 mila) e il Centro (157 mila).
In generale si tratta di famiglie con seri problemi di disoccupazione e quindi di disagio economico. Case dove non c'è alcun reddito, o ci sono entrate che però non arrivano dal lavoro dipendente o autonomo, come possono essere le rendite da pensione.
In altre parole nuclei dove regna la disoccupazione assoluta, tutti sono a caccia di un posto, o dove alla disoccupazione magari si associa la pensione o un'altra rendita. Ad esempio può essere il caso di una famiglia dove il padre è pensionato, la madre casalinga con uno o più figli disoccupati; o dove uno o entrambi i genitori sono alla ricerca di un impiego e i figli ancora piccoli vanno a scuola; o ancora tutti i membri soffrono la mancanza di un posto.
Non si esclude ci possa essere qualche caso più fortunato di chi può permettersi di vivere senza lavorare, contando su rendite immobiliari o da capitale, i cosiddetti rentier. Ma con tutta probabilità, non è la condizione che associa questo milione di case.
Si tratat di un numero lievitato durante gli anni di crisi. Basti pensare che nel 2007 le famiglie che corrispondevano all'identikit di nuclei con tutte le forze lavoro in cerca di occupazione erano solo 466 mila. Ecco che in cinque anni la loro cifra è più che raddoppiata (+104,9%).
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