Conferenza stampa del leader del M5S a Roma dopo le proteste di ieri. "L'applauso dopo l'elezione del presidente della Repubblica? Un applauso di scherno dei partiti a se stessi"
Beppe Grillo
aggiusta il tiro sul significato delle parole. “Dobbiamo intenderci
sulla semantica – spiega – Ieri sera abbiamo assistito a qualcosa di
inconsueto: si sono riuniti i leader dei partiti e hanno deciso di
rieleggere Napolitano. Mai nessuno però è stato in carica per 14 anni, nemmeno Chavez.
Napolitano era molto stanco e convinto di mollare. E’ avvenuto uno
scambio”. Lo scopo, dice chiaramente, è “quello di salvare il culo a
Berlusconi e a Mps. Stanno rubando un anno di tempo al Paese – dice
ancora – ma il paese non ci arriva all’anno prossimo”.
IL PROGRAMMA - Quanto alla responsabilità di aizzare le polemiche, Grillo ha rifiutato l’accusa: “Negli altri Paesi ci sono partiti nazisti, qui ci sono i grillini con due balle così”. “La televisione è quello che vedi, non quello che dici. E il talk show ti annulla, per questo non vado in tv”, dice ancora Grillo, che poi passa a elencare le sue proposte. A cominciare da quella di “aprire una commissione in Parlamento perché il Paese non arriverà all’anno prossimo: riforma elettorale, reddito minimo e taglio dei costi”. Riguardo ai giovani degli altri partiti, il leader del M5s li definisce “traditi, delusi”: “Io andrò a parlare con loro. Non voglio convincerli a entrare nel Movimento, voglio mettere insieme delle idee. Che vengano da destra o da sinistra se sono idee buone, vanno bene”. Del resto, l’idea di Grillo sui partiti è quella ed è definitiva: “La forma partito è finita”.
LE ALLEANZE IMPOSSIBILI - Ma il passaggio politico fondamentale è quello che la capogruppo alla Camera Roberta Lombardi dedica a un possibile governo di larghe intese con gli altri partiti in Parlamento. La risposta è secca: “Nessuna collaborazione con Letta o Amato”, dice Lombardi, “se i nomi sono quelli non c’è spazio per nessun nome del Movimento 5 stelle”. Un concetto che torna più tardi nelle parole dello stesso Grillo: “Se ci metteranno in un angolo, resteremo in un angolo. Ci metteremo all’opposizione e voteremo le cose giuste se sono nel nostro programma”.
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