Grecia: i lavoratori chiedono il pagamento degli stipendi arretrati e uno dei padroni dell’azienda spara contro i braccianti, ferendone 28.
contropiano.org
Alle sei del mattino. Duecento lavoratori immigrati, provenienti
per lo più dal Bangladesh, protestano con i propri ‘datori di lavoro’ -
in italiano si direbbe caporali – perchè ormai da mesi nessuno li paga,
anche se loro tutte le mattine all’alba vanno nei campi a raccogliere
le fragole. Uno dei tre titolari dell’impresa all’improvviso imbraccia
un fucile e comincia a sparare all’impazzata sulla folla, ad altezza
d’uomo. Ventotto braccianti rimangono feriti, alcuni in modo grave, dai
colpi sparati, gli altri fuggono in preda al panico e all’incredulità.
Non siamo in Colombia, ma in Grecia. L’esplosione di violenza da parte dei padroni greci contro i loro operai stranieri oggi è su tutti i quotidiani ellenici, mentre l’invito a boicottare le fragole prodotte dall’azienda ‘Manolada’ rimbalza sui social network e sui blog fino ad approdare su qualche sito web più sensibile e attento.
Non siamo in Colombia, ma in Grecia. L’esplosione di violenza da parte dei padroni greci contro i loro operai stranieri oggi è su tutti i quotidiani ellenici, mentre l’invito a boicottare le fragole prodotte dall’azienda ‘Manolada’ rimbalza sui social network e sui blog fino ad approdare su qualche sito web più sensibile e attento.
La sinistra greca, i sindacati, le associazioni antirazziste chiedono che i colpevoli, gli sparatori, siano arrestati e puniti in maniera rapida ed esemplare. Finora solo uno dei tre proprietari sarebbe stato arrestato dalla Polizia.
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